Yom HaAtzmaut, tra Israele e Diaspora

Festa in Israele e in tutte le Comunità della Diaspora per Yom HaAtzmaut, a 71 anni dalla nascita dello Stato ebraico. “Quando ero ragazzino – ha detto il Presidente israeliano Reuven Rivlin in un messaggio diffuso nelle scorse ore attraverso i propri canali social – non avevamo il permesso di sventolare la nostra bandiera. Ma sognavo che un giorno ne avrei viste nel cielo di Gerusalemme. Oggi sono dappertutto, persino nello spazio”.
Rivlin, nel suo intervento, ha anche ricordato Amos Oz e un messaggio che l’amico scrittore da poco scomparso gli aveva trasmesso: “Per lui tutto era riducibile a un unico comandamento: non causare sofferenza. Questo, per quest’anno, deve essere il nostro obiettivo. La società israeliana ne ha bisogno. Tutti noi ne abbiamo bisogno”.
Celebrazioni per Yom HaAtzmaut in tutta l’Italia ebraica. A Roma, tradizionale festa all’aperto al Portico d’Ottavia organizzata assieme all’assessorato ai giovani tra canti, memorie, testimonianze. A portare il saluto delle istituzioni in apertura di serata, dopo la funzione religiosa al Tempio Maggiore, sono stati l’ambasciatore Ofer Sachs, la sindaca Virginia Raggi, il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori, la presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello, il rabbino capo rav Riccardo Di Segni.

(9 maggio 2019)