Il Salone, spazio democratico

rassegna“Il Salone dei diritti”, titola La Stampa per riassumere questi giorni della rassegna torinese che ieri ha registrato più 10% di ingressi rispetto a un anno fa. Tanti gli interventi legati al fascismo, da Carlo Ginzburg alla scrittrice turca Ece Temelkuran. Chi ha cercato di prendersi la scena, è stata Chiara Giannini, l’autrice del libro-intervista Io sono Matteo Salvini, pubblicato dall’editore escluso dal Salone perché fascista (Repubblica). Entrata al Salone per attirare l’attenzione, è stata accolta dal canto Bella Ciao e si poi lanciata in un paragone che ne definisce lo spessore: “Nutro rispetto per gli scampati all’Olocausto. – le sue parole – Hanno vissuto un capitolo della storia vergognoso. Hanno subìto una restrizione della libertà: la stessa che sto subendo io”. Un paragone farneticante a cui risponde chiaramente dalle pagine del Corriere della Sera Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino e del comitato per il centenario di Primo Levi, definendo l’affermazione “folle e vergognosa” e ricordando che “a milioni le vittime della Shoah sono state bruciate nei forni crematori”. Intanto c’è chi cerca di cavalcare le polemiche come il consigliere d’amministrazione Rai Giampaolo Rossi che al giornale di CasaPound afferma “L’antifascismo oggi non ha più senso, è una caricatura”, a cui replica l’UsigRai: “Altro che ‘caricatura paradossale’! Le dichiarazioni di Giampaolo Rossi sono gravissime e incompatibili con il ruolo di Consigliere di Amministrazione della Rai” (Repubblica).

Il Salone e Primo. Proseguono le iniziative al Salone del Libro di Torino dedicate a Primo Levi: oggi Ernesto Ferrero racconta e legge le pagine dedicate agli animali. Al Teatro Astra invece ultimo giorno per lo spettacolo sold-out con Luigi Lo Cascio e dedicato alla Chiave a stella di Levi: “Lo Cascio ce lo propone con la stessa leggerezza della pagina e la leggerezza è la chiave di tutto”, scrive Osvaldo Guerrieri su La Stampa.

Il Salone e i libri. Il Salone di Torino è soprattutto libri e non polemiche, e i quotidiani dedicano molti approfondimenti ai libri presentati. Tra questi, il Corriere presenta Genesi. II grande racconto delle origini (Feltrinelli) di Guido Tonelli, fisico del Cern. Sul finire del libro viene rievocato il pogrom antiebraico del 1474 a Modica, in Sicilia. “Da allora – ricorda Tonelli – a Modica non c’è più un luogo di culto per gli ebrei”; però, aggiunge che “i discendenti di quella piccola comunità, dopo aver attraversato infinite traversie, vogliono ricostruire la loro sinagoga”: come hanno fatto le tante generazioni di famiglie ebraiche “costrette alle prove più dure”, che si sono “aggrappate alla Bibbia per riuscire a superare le persecuzioni”. Da “queste suggestioni”, dichiara Tonelli, gli è nata l’idea stessa di scrivere il suo libro e intitolarlo Genesi. La Lettura racconta il volume di Annette Hess – L’interprete (presentato oggi al Salone) – in cui viene data veste “romanzesca alle implicazioni del processo del 1963 ai nazisti di Auschwitz” e “che aprì gli occhi a un Paese”. Nelle stesse pagine, si parla delle diverse operazioni editoriali che stanno per uscire in America dedicate al grande scrittore Philip Roth. Sul Domenicale del Sole 24 Ore Giulio Busi invece presenta la nuova antologia dedicata a Giorgio Levi Della Vida (Edizioni della Normale, Pisa), “inarrivabile protagonista” negli studi delle culture orientali.

Italia e Israele, 70 anni d’amicizia. “Quest’anno, celebriamo con l’Italia i 70 anni di relazioni diplomatiche, un’importante pietra miliare per l’amicizia tra i nostri due Paesi. L’Italia è vista come un alleato strategico e uno dei principali partner commerciali e scientifici. Il 2018 è stato un anno record: quasi 4 miliardi di dollari interscambio commerciale e 150.000 italiani in visita in Israele. L’affinità che vi è tra Israele e Italia sul piano della democrazia, sul piano caratteriale, sul piano dei rapporti tra le persone, la creatività, la tendenza all’innovazione e alla cooperazione accademica, rappresenta un legame forte che cementa ulteriormente i rapporti eccellenti tra i nostri Paesi”, così l’ambasciatore Ofer Sachs, in una lettera pubblicata oggi dal Messaggero.

Aspettando l’Eurovision. Ancora tre giorni d’attesa per l’Eurovision Song Contest, il festival internazionale della musica che si terrà quest’anno a Tel Aviv. Repubblica parla del tentativo di alcuni artisti di chiedere il boicottaggio della manifestazione. “Dall’altra parte – scrive il quotidiano – invece Madonna ha confermato che parteciperà al festival, cantando durante l’intervallo, e molti artisti americani hanno firmato un appello per difendere il festival, il suo carattere pacifico e positivo”.

Letteratura israeliana. A Milano arriva il poeta israeliano Ronny Someck con due appuntamenti il 15 e 16 maggio. A Ferrara invece, per la Festa del Libro ebraico organizzata dal Meis, domenica 19 sarà presente David Grossman, come ricorda Repubblica Robinson. Nelle stesse pagine, grande intervista a Eshkol Nevo, “lo scrittore di Tre piani, che Nanni Moretti sta trasformando in film, racconta quotidianità e letteratura in uno Stato ad alto tasso emotivo”. Ancora su Robinson si racconta della storia Jamil Cohen, spia-eroe d’Israele, che passò la vita ad infiltrarsi tra le fila arabe per difendere il suo paese.

Usa-Iran, stretta militare. Gli Stati Uniti hanno inviato nuovi rinforzi militari nell’area del Golfo Persico, di fronte alle coste iraniane. “Ad aver innescato le preoccupazioni del Centcom, il Central Command americano responsabile per il Medio Oriente, sarebbero il contenuto di un rapporto d’intelligence. – scrive La Stampa – Il regime iraniano, attraverso i suoi proxies, gruppi paramilitari nella regione, finanziati e armati dal regime degli ayatollah, potrebbero secondo fonti riportate dalla stampa negli Stati Uniti attaccare personale militare americano nell’area, Iraq e Siria, o le navi da guerra nelle acque del Golfo. L’Iran nega”. Da qui il riposizionamento delle forze americane nel Golfo, definito “prudente” da Patrick Shanahan, segretario ad interim alla Difesa, che venerdì ha spiegato come si tratti di una “risposta all’indicazione di una credibile minaccia posta dalle forze del regime iraniano” (Corriere).

Lettere e appuntamenti. Nello spazio delle lettere, Repubblica ne pubblica una a firma di Giorgio Gomel in cui scrive: “Sono un ebreo italiano che, come altri cittadini ebrei d’Europa nell’imminenza delle elezioni per il Parlamento europeo, sente l’urgenza di dovere esprimere una preoccupazione. Mi allarma l’acuirsi di forme di intolleranza e discriminazione del diverso”. La Stampa invece in una breve riporta la presentazione oggi, nello spazio di Copernico Torino Garibaldi, di una mostra temporanea sulla Brigata Ebraica.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked