L’allarme del Congresso ebraico europeo
“Italia, voto condizionato da retorica fascista”
“Simboli e retorica fascista, un tempo tabù, sono oggi apertamente sdoganati e rischiano di condizionare il voto europeo in Italia”.
È l’amara fotografia dello European Jewish Congress, che in queste ore torna a lanciare l’allarme sul rischio che partiti estremisti conquistino la scena politica continentale prendendo spunto da un articolo pubblicato sul quotidiano israeliano Yediot Ahronot in cui vengono ricordate le critiche sollevate nei confronti del ministro dell’Interno e leader leghista Matteo Salvini per via “di una percepita compiacenza nei confronti di forze neofasciste”.
“I sondaggi – si legge – mostrano una crescente preoccupazione tra gli italiani per il fatto che il fascismo, ufficialmente bandito come partito ma mai espulso dalla cultura popolare e politica, stia rialzando la testa in modo allarmante”. Al riguardo si cita anche la recente indagine di SWG in cui si afferma che il 71% degli italiani crede che sia importante combattere il ritorno di ideologie estreme come fascismo e nazismo. E si ricorda come l’ombra di Benito Mussolini sia ancora centrale, visto che sia la nipote Alessandra che il pronipote Caio Giulio Cesare sono in corsa a queste elezioni.
Tra le organizzazioni ebraiche maggiormente mobilitate vi è il Crif, il Consiglio rappresentativo degli ebrei di Francia, che in un messaggio diffuso anche attraverso una campagna pubblicitaria apposita ricorda come l’Unione europea sia nata sulle macerie di una guerra che “fu frutto dell’esaltazione omicida di ideologie nazionaliste” e con l’obiettivo di “favorire riconciliazione tra i popoli” e di “garantire la pace”. L’invito è a non cedere ai messaggi di forze estremiste che da sinistra a destra “minano i diritti umani, la libertà pubblica e religiosa”, andando a braccetto con negazionismo, antisemitismo e antisionismo.
“Abbiamo assistito a una costante e inquietante crescita dei partiti estremisti, sia da sinistra che da destra, oltre che all’ascesa di partiti populisti. Ci preoccupa l’idea che il trend possa proseguire in queste elezioni” sottolineava alcuni giorni fa il presidente EJC Moshe Kantor. “Queste forze – rifletteva infatti – sono un pericolo per l’Europa, per la democrazia e per tutte le minoranze, inclusa quella ebraica”.
(26 maggio 2019)