Schapirer, Arbib e Bottini Treves alla presidenza

Conferme al vertice e nuovi leader per molte Comunità ebraiche italiane chiamate al voto in queste e nelle prossime settimane.
Guiderà ancora gli ebrei napoletani per quattro anni Lydia Schapirer, nominata alla presidenza nel corso della prima riunione del nuovo Consiglio comunitario formatosi dopo il voto dello scorso 26 maggio. Al suo fianco, alla vicepresidenza, Pier Luigi Campagnano. Integrano il Consiglio Sandro Temin, Deborah Curiel e Daniele Coppin.
Un nuovo presidente invece per gli ebrei di Ferrara. Ricoprirà infatti l’incarico il geometra Fortunato Arbib, che ha già diverse esperienze in Consiglio ma mai nel ruolo apicale. Al suo fianco, come vicepresidente, lavorerà Massimo Acanfora Torrefranca. In Consiglio anche Marcello Sacerdoti.
Quinto mandato consecutivo alla guida degli ebrei vercellesi per la Consigliera UCEI Rossella Bottini Treves, che sarà affiancata dal vicepresidente David Coen Sacerdotti e dal Consigliere Alberto Calò.
“La nostra è una Comunità piccola, ma con la responsabilità dell’intero Meridione d’Italia. Una sfida su cui dobbiamo continuare a lavorare con intensità, anche se per quelli che sono i nostri numeri stiamo facendo dei miracoli. Serve – afferma Schapirer – la collaborazione di tutti”. La sfida, aggiunge, “è quella di saper rispondere ancora meglio alle tante sollecitazioni che riceviamo ogni giorno”. Il Consiglio, nella prima seduta, ha anche confermato le nomine di Roque Pugliese quale referente per la Calabria, di Luciano Tagliacozzo quale parnas e di Tullio Foà quale assistente all’assessore ai cimiteri.
“Tre – sottolinea Arbib – sono le direttrici su cui intendo impostare il lavoro: la conclusione dei lavori di restauro degli immobili danneggiati in seguito al sisma; una maggiore apertura, agli iscritti e alla città, sfruttando anche la nuova sede; una progettualità ancor più condivisa per quanto riguarda il futuro stesso della Comunità”. Per Arbib “è fondamentale rilanciare un impegno di apertura e accoglienza”. Con un primo importante banco di prova: il festival dei cori ebraici che si svolgerà a Ferrara a fine mese e che vedrà la partecipazione di oltre 200 tra coristi e accompagnatori.
Afferma Bottini Treves: “Quella di Vercelli è oggi una piccola Comunità consapevole che al numero di iscritti non corrisponde una mole di lavoro ridotta, ma ripercorrendo i passi della presidenza dal 2003, la strada è stata tutta in salita, a partire dalle ricerche, dalla salvaguardia dei beni e dai relativi studi e saggi storici”.
Di grande soddisfazione, ricorda, “il restauro forse più rilevante dell’ebraismo italiano”: il recupero dell’antico Sefer Torah “idoneo al Culto” datato, grazie analisi paleografiche e scientifiche, alla metà del XIII secolo circa, oggetto di attenzione da parte di ricercatori e studiosi a livello mondiale. “Restauro, conservazione e valorizzazione, le parole chiave di questa iniziativa che ha visto il Sefer Torah viaggiare fino alla Normandia nel 2018 per un’esposizione internazionale e quest’anno presente al MEIS di Ferrara”.

(3 giugno 2019)