I tre attributi
Mentre seguo sempre con attenzione e affetto le diverse edizioni elettroniche e cartacee di Pagine ebraiche, ritengo doverosa una piccola precisazione ai margini dell’intervento di ieri di rav Pierpaolo Pinhas Punturello. Scrive l’amico Punturello:
“Mi è stato raccontato da alcuni membri della sua famiglia che rav Toaff diceva che per fare i rabbini ‘bisogna avere le palle’.”
Per dovere di documentazione, Rav Toaff – cui ho avuto l’onore e il piacere di essere molto vicino – non ha mai pronunciato la frase a lui attribuita. La fonte è diversa e me ne assumo l’esclusiva responsabilità. In una conversazione con Rav Punturello (e separatamente con diverse altre persone) io ho detto:
“Per tre attributi si riconosce chi è un grande Rav: un grande cuore, un grande cervello, e due grandi palle”.
Questa massima, che vuole echeggiare nello stile il Trattato di Pirke’ Avot – aggiungevo – si applica perfettamente all’operato di Rav Toaff, il Suo ricordo sia in benedizione, che molto rimpiangiamo.
Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme
(17 giugno 2019)