Ticketless – Prima gli italiani?

alberto cavaglionProprio sicuri che in economia, e non soltanto in economia, lo slogan “prima gli italiani” porti benessere? Una risposta al sovranismo odierno – un paragone questa volta fruttuoso tra presente e passato – viene da una lettera a Mussolini scritta da Riccardo Gualino alla vigilia della terribile crisi del 1929. Questa lettera è una fra le tante meraviglie cche si vedono nella mostra da poco inauguratasi in Palazzo Chiablese a Torino: “I mondi di Riccardo Gualino. Collezionista e imprenditore”. Il regime autarchico del Duce stroncò le fortune di Gualino, che aveva costruito il suo successo stabilendo legami con il mondo, fondando imprese nei più diversi settori, immaginando visioni utopistiche della società partendo dal principio della comunanza di interessi fra i popoli nel nome della cultura e dell’arte. Quella rottura politica determinò per lui la condanna al confino, ma non spezzò le energie e le virtù creative di uno spirito geniale, capace di prevedere a distanza la catastrofe cui era destinata l’Italia degli anni Trenta. Qui segnaliamo l’esposizione torinese per le genealogie anche ebraiche che da quel genio discendono: Gino Levi Montalcini in architettura, Corrado Cagli, Roberto Melli, Ugo Malvano e Nella Marchesini in pittura, Paolo D’Ancona nella critica d’arte, Bella Hutter nella danza e nella coreografia e tanti altri ancora.

Alberto Cavaglion

(19 giugno 2019)