Un vento irrazionale
Non contento del totale naufragio del proprio progetto europeo, Matteo Salvini insiste nel tentativo di creare un fronte sovranista internazionale, questa volta volando fino nell’America di Trump. Naturalmente, ne ha ricavato solo ordini da eseguire e qualche buffetto sulle guance. L’unico ruolo a cui il leader della Lega sembra candidarsi è di essere il piede di porco per le strategie di Russia e Stati Uniti, intenzionate a demolire pezzo per pezzo l’Unione Europea. Quella stessa Unione che ancora una volta va in aiuto del suo Paese annunciando la ripresa dell’acquisto di titoli di Stato, facendo irritare proprio quel Trump davanti al quale Salvini si prostra. Strategie politiche davvero incomprensibili, ma in Italia nessuno sembra accorgersene. È proprio vero che spira un vento irrazionale, condito dal riemergere delle pulsioni aggressive più retrive. Anche per il populismo di oggi resta valida la massima di Mussolini: «Io non ho inventato il fascismo, l’ho solo tirato fuori dall’inconscio degli italiani».
Davide Assael, Presidente Associazione Lech Lechà
(19 giugno 2019)