Vertici Ue, nomine in stallo

rassegnaI paesi Ue non hanno ancora trovato un accordo sui nomi che dovranno guidare le istituzioni europee. A Bruxelles il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, sta lavorando per trovare una soluzione condivisa. A rappresentare l’Italia, il Premier Giuseppe Conte che, scrive il Corriere, si è rifiutato di adeguarsi al rifiuto preventivo del ministro dell’Interno Matteo Salvini sull’unico nome sul tavolo per la presidenza della Commissione europea: Frans Timmermans, socialista e olandese. “Il premier – scrive Federico Fubini – voleva invece negoziare il suo assenso all’approccio del candidato sui conti dell’Italia. Sa anche lui che i nomi che potrebbero imporsi nei prossimi giorni al posto dell’olandese sono di arbitri decisamente più inflessibili: la liberale danese Margrethe Vestager, il centrista francese Michel Barnier, la popolare bulgara Kristalina Georgieva. Per ora l’attuale Commissione di Jean-Claude Juncker e del suo vice Timmermans chiedono che il governo italiano prenda oggi stesso impegni formali su come limiterà il deficit nel 2020. Ciò permetterà di accantonare l’attuale minaccia di procedura”.

Fotogrammi di storie ebraiche, l’appello. Un invito rivolto al mondo ebraico per la raccolta di filmati di famiglia, girati prima della Seconda guerra mondiale. A lanciarlo, come racconta Amedeo Osti Guerrazzi su La Stampa di oggi, il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, per un progetto supportato dal Mibac e a cui partecipano Meis di Ferrara, Comunità ebraica di Torino, Memoriale della Shoah di Milano, Fondazione Museo della Shoah di Roma e Museo Nazionale del Cinema di Torino, che a fine progetto metteranno il materiale a disposizione del pubblico. “Ovviamente – spiega Osti Guerrazzi – l’esito di una tale raccolta è estremamente incerto. Erano poche, all’epoca, le famiglie che potevano permettersi oggetti altamente tecnologici e quindi molto costosi come le telecamere. Ma ciò che verrà trovato e messo a disposizione sarà di enorme interesse e di grandissimo aiuto perla ricostruzione della storia della società ebraica, e italiana, del Novecento. L’appello comunque non ha un limite temporale, così come la storia dell’ebraismo italiano non si conclude con la persecuzione”.

Muri al confine. Intervistato da Libero, il presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, rilancia la sua idea di costruire un muro anti-migranti al confine con la Slovenia. Un’idea sostenuta dalla Lega ma a cui Conte e i Cinque stelle hanno detto no. A rispondere a Fedriga ci pensa Claudio Magris sul Corriere parlando di Trieste: “La città, oggi, non è una città invasa; il riciclaggio del denaro sporco, di cui mi diceva un funzionario della Questura, che vede nascere e sparire di continuo ristoranti e ritrovi, è più pericoloso dei neri che cercano di vendere occhiali o, nei giorni di pioggia, ombrelli. Non è solo in nome dell’accoglienza e della fraternità umana che è insensato rialzare quelle sbarre; in questo caso le sbarre rialzate colpirebbero non solo i disperati in cammino, ma anche la stessa qualità di vita”.

Medio Oriente, nuove tensioni. La Siria ha accusato Israele di aver attaccato diversi siti militari vicino alla capitale Damasco e alla città di Homs. Nell’operazione, secondo fonti governative siriane, sarebbero rimasti uccisi quattro civili, tra cui un bambino. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede in Gran Bretagna, afferma che Israele avrebbe effettuato bombardamenti sia dall’aria che dal mare, con obiettivo basi collegate all’Iran vicino a Homs e vicino a Damasco. Il Giornale intanto riporta dell’arresto da parte dell’Autorità nazionale palestinese – e poi della liberazione su pressione americana – di un imprenditore palestinese che aveva partecipato alla Conferenza in Bahrain. La Gazzetta del Mezzogiorno riferisce invece dell’arresto e rilascio a Gerusalemme del ministro dell’Anp Fadi al-Hadmi e lo definisce una provocazione israeliana.

Casa della Memoria, appello al comune. “C’è anche la senatrice a vita Liliana Segre tra firmatari dell’appello che chiede al Comune di non stravolgere il progetto della Casa della Memoria” racconta il Corriere Milano, parlando dell’appello lanciato da diverse associazioni, tra cui l’Anpi Milano, e sostenuto da firme come quella del filosofo Salvatore Veca, del magistrato Armando Spataro, di Roberto Jarach, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah. L’appello – firmato da 1500 persone – chiede di non utilizzare la Casa della Memoria come spazio per ospitare il Museo nazionale della Resistenza, un’installazione multimediale e interattiva per raccontare alle nuove generazioni il periodo storico che va dal fascismo alla nascita della Repubblica. “Non si può rinchiudere un pezzo così importante di storia in 450 metri quadrati”, la protesta del presidente dell’Anpi Roberto Cenati, preoccupato non solo da un risultato che “non sarebbe degno di una città come Milano” ma anche che associazioni e cittadini “perdano quello che è diventato un punto di riferimento”.

Segnalibro. Furio Colombo sul Fatto Quotidiano parla del libro di Sandro Gerbi, Ebrei Riluttanti (Hoepli Editore), in cui si racconta la storia famigliare dell’autore di fronte alla vergogna delle leggi razziste e l’obbligato esilio.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked