“Parlamento Ue, luogo di libertà”

Schermata 2019-07-02 alle 11.53.13“Benvenuti al Parlamento europeo, la casa della democrazia, l’unica istituzione europea eletta dai cittadini. Buon lavoro a tutti neoeletti”, così il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani ha aperto la nona legislatura europea: nell’emiciclo di Strasburgo sono risuonate le note dell’inno alla gioia di Beethoven, inno dell’Unione. Durante l’esecuzione, un gruppo di eurodeputati euroscettici, in particolare della Gran Bretagna, hanno girato le spalle all’aula, costringendo il presidente uscente Tajani a richiamarli all’ordine, chiedendo a tutti i 748 di alzarsi in piedi.
Lo stallo sulle nomine dei vertici europei intanto ha già provocato una prima modifica nei lavori della prima sessione: è infatti slittata a domani l’elezione del presidente dell’Assemblea. Il Parlamento Europeo (alla seconda sessione di luglio, che si tiene a metà mese) dovrà confermare il presidente designato della Commissione Europea, e vuole conoscere l’intero pacchetto di nomine. Non mancano anche voci di un possibile rinvio del voto alla seconda sessione, nel caso i leader non riescano neppure oggi a mettersi d’accordo su chi nominare ai vertici dell’Ue. In queste ore si sta tenendo un vertice speciale del Consiglio europeo per cercare una soluzione sulle nomine, prima fra tutte quella alla presidenza della Commissione Europea, ma anche per la presidenza del Parlamento Ue, dell’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri ai Popolari, e quella del Consiglio.
A partecipare alla riunione, anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che sui social network ha affermato che è necessario “individuare personalità che sappiano rinnovare il sogno europeo, che abbiano una chiara visione e sappiano esprimerla con coraggio, evitando di rifugiarsi nella angusta logica dell’austerity o di affidarsi al primato della finanza. Vogliamo personalità che mettano al centro la crescita, i cittadini, le persone”. Tra le sfide che attendono la nuova leadership europea, l’azione di contrasto alla minaccia antisemita, in crescita in diversi paesi dell’Ue. “In un’epoca in cui l’estremismo minaccia seriamente la civiltà, in cui ci troviamo di fronte a disordini globali, prendere di mira gli ebrei non è solo sbagliato, è pericoloso per tutti gli europei – aveva avvertito il presidente del World Jewish Congress Ronald Lauder incontrando i vertici dell”Unione europea in febbraio – La ragione per cui siamo qui oggi è la rinascita dell’antico odio nei confronti degli ebrei qui in Europa, ancora una volta. È solo un altro ciclo? L’Europa ha concesso una tregua al popolo ebraico dopo che il mondo era così inorridito dalle fotografie dei corpi scheletrici di Dachau, Bergen Belsen e Auschwitz? Ci sono lezioni importanti che dobbiamo ricordare dal passato, perché credo che ci siano legami diretti con il crescente antisemitismo che vediamo oggi”. Lauder aveva invitato i leader europei a “formare una solida linea di difesa contro il male di oggi. Dobbiamo lavorare tutti insieme per fermare l’antisemitismo. Dobbiamo lavorare tutti insieme per riportare l’Europa al centro del progresso umano. Dobbiamo farlo per il bene dei nostri figli. Dobbiamo farlo per il futuro dell’Europa. Dobbiamo farlo per il mondo intero”.