Genova, giustizia obbligo morale

rassegnaAll’indomani della cerimonia in memoria della tragedia del ponte Morandi, i giornali parlano di una Genova che chiede giustizia. Un appello condiviso e rilanciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, applaudito dalla città. Gian Antonio Stella, nel raccontare l’atmosfera di una Genova in lutto e il dolore dei parenti, riporta sul Corriere le parole del procuratore capo Francesco Cozzi dopo un anno di indagini: “L’unica ipotesi che mi sento di scartare è che sia stata una fatalità”. Di più: “I periti del tribunale hanno evidenziato uno stato di manutenzione carente e parti corrose. Il reperto 132, da dove è iniziato il crollo, aveva un indice elevatissimo”.

Open Arms può sbarcare in Italia, la decisione del Tar. “Alla luce della documentazione prodotta” e “della prospettata situazione di eccezionale gravità ed urgenza”, si giustifica “la concessione della richiesta” per “consentire l’ingresso in acque territoriali italiane e quindi di prestare l’immediata assistenza alle persone soccorse maggiormente bisognevoli”. Così il Tar del Lazio nel dare il via libera alla nave dell’ong Open Arms di entrare in acque italiane, da 13 giorni ferma in mare con 150 migranti a bordo (Corriere e Avvenire, tra gli altri). Alla nave era stato imposto l’alt all’ingresso in Italia da parte del ministro dell’Interno Salvini sulla base del decreto Sicurezza bis. Il ministro ha annunciato che farà ricorso al Consiglio di Stato per ribaltare la decisione e che comunque vieterà lo sbarco della nave. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte gli ha scritto (Corriere) per chiedere di mettere in sicurezza i 32 minori a bordo mentre la ministra della difesa Trenta ha deciso di soccorre i migranti mandando due navi.

Non confondere la Shoah con la fuga dei migranti. Sul Corriere 7 Lilli Gruber invita a non usare come termine di paragone per la tragedia dei migranti la Shoah. “È un approccio sbagliato, perché banalizza la Shoah e strumentalizza la memoria delle sue vittime nel tentativo di colpevolizzare quella parte di opinione pubblica e di politici europei insensibili al problema dei profughi. – scrive Gruber -È anche un’analisi fuorviante sul fenomeno dei migranti, persone che meritano la verità: l’Europa, il ricco Occidente, ma anche le nazioni più che agiate del Medio Oriente e dell’Asia, hanno chiuso gli occhi per troppo tempo davanti alle peggiori catastrofi, naturali o provocate dall’uomo. Guerre, conflitti locali, conflitti civili, siccità, fame, indigenza e malattie”.

Bersagli israeliani in Iraq. Nelle ultime settimana è stata data notizia di raid aerei israeliani in Iraq per colpire milizie vicine al regime di Teheran e di una missione, sempre israeliana, che ha portato alcuni caccia a sorvolare indisturbati l’Iran. Da parte di Israele non ci sono state conferme ma secondo Daniele Ranieri sul Foglio si tratta di una più ampia strategia del paese per colpire l’influenza iraniana in Medio Oriente. “È possibile che gli israeliani stiano facendo filtrare notizie su questo allargamento delle missioni sulla stampa araba”, afferma Ranieri. Un modo per mandare messaggi su più fronti. A proposito d’Israele, Daniel Mosseri su Libero fa notare che un organo dell’Onu (la Commissione per l’eradicazione della discriminazione razziali), da sempre critica nei confronti dello Stato ebraico, ha denunciato la retorica antisemita da parte dei palestinesi.

Ebraismo a colori. Fino al 27 ottobre sarà possibile visitare la grande mostra agli Uffizi di Firenze Tutti i colori dell’Italia ebraica: “Circa 140 opere, tra arazzi, stoffe, addobbi, merletti, abiti, dipinti e altri oggetti di uso religioso e quotidiano rivelano una delle arti meno conosciute, la tessitura, che nel monda ebraico ha sempre rivestito un ruolo fondamentale”, racconta il Venerdì di Repubblica.

Razzismo in spiaggia. Il Cayo Blanco di Sottomarina, lo stabilimento al centro delle cronache due settimane fa per un episodio di razzismo – un diciottenne italiano di colore aveva denunciato il rifiuto a farlo entrare – ha riaperto i battenti. Lo ha deciso la terza sezione del Tar del Veneto (Corriere).

Testimonianza da Israele. In una rassegna di voci dal mondo, Gabriele Genah sul Corriere 7 riprende le battute di Micol Meghnagi, 22enne cresciuta in Italia che studia in Israele, al quotidiano Haaretz: “Sono di sinistra, ma in Italia non è semplice per un’ebrea. C’è antisionismo e antisemitismo e penso di avere più a cuore io i palestinesi di quanto l’abbiano loro”.

Putin sbaglia. “Se c’è una cosa che la democrazia liberale dovrebbe fare oggi è avere più fiducia in se stessa”, lo sottolinea a Repubblica Gideon Rachman, commentatore di affari internazionali del Financial Times e saggista. Rachman replica all’affermazione del presidente russo Putin secondo cui il liberalismo è al tramonto, ponendo l’accento sulle manifestazioni in Russia e Cina: le due più potenti autocrazie sono, infatti, alle prese con lo stesso problema: la determinazione di parte del popolo a battersi per i diritti. “In passato – afferma l’analista politico – non hanno esitato a usarla e forse lo faranno di nuovo. Eppure il liberalismo che si agita nelle strade è simile a una febbre che si può spegnere per un periodo ma poi torna a bruciare. Gli autocrati possono eliminare per un po’ i sintomi ma non sembrano in grado di far scomparire la malattia”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked