Le camere dell’eco

francesco bassanoIn un mondo dove prevalgono gentismi vari e dove persone venute dal nulla si trasformano d’un tratto in alte cariche istituzionali, non stupisce che in tale contesto politico ci sia anche un po’ di spazio per le idiozie di Chef Rubio. Dimostrazione di come anche la sinistra (o parte di essa) abbia perso i suoi punti di riferimento ideologici e le personalità intellettuali che invece l’avevano contraddistinta sino a pochi decenni or sono. Non è contestabile il fatto che cuochi, cantanti, o personaggi della TV con scarsi livelli culturali si esprimano politicamente, anzi, ma è sintomo di un degradamento del dibattito politico quando la loro voce ha più risonanza di coloro che la politica, la sociologia e la storia la studiano e la praticano attivamente da sempre. Alla base c’è comunque il segreto del populismo quello “di spiegare o cercare di risolvere problemi difficili con soluzioni semplici e frasi ad effetto”. L’obiettivo non è la comprensione e il risveglio di una coscienza critica, ma il fare leva sulla pura emotività dei meno preparati. Così che un tema complesso ed intricato come il conflitto israelo-palestinese verrà ridotto a 280 caratteri tramite il solito martellante e mai inalterato trinomio “sionisti=nazisti=cancro del mondo”. Poco importano gli altri conflitti e drammi che attanagliano il mondo, l’evoluzione dei fatti, i contrasti all’interno della società israeliana, le posizioni di Hamas o la politica dell’ANP, lo sforzo di quegli individui da entrambe le parti che da anni cercano una qualche risoluzione pacifica o almeno un dialogo. La propaganda è prevalentemente un intralcio, o peggio, un attentato all’intelligenza umana. In questo ambito non è mai stata realmente d’aiuto né agli israeliani e né ai palestinesi. Le camere dell’eco servono a coloro che rifuggono la riflessione, e dentro tra immagini toccanti, bandierine, e mantra si incontrano per lo più sempre le stesse persone.

Francesco Moises Bassano