Genova, il corso di formazione
Insegnanti a scuola di ebraismo

Un corso di formazione per docenti dedicato a conoscere e approfondire la storia e la complessità dell’ebraismo. È quello organizzato a Genova dal 3 ottobre fino al 10 dicembre dalla Comunità ebraica genovese in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. “L’iniziativa è partita da Genova, in particolare dai docenti stessi che, molto attivi nei lavori sulla Memoria, hanno chiesto di poter conoscere di più della tradizione ebraica. È un elemento importante che la sollecitazione sia arrivata direttamente dagli insegnanti”, sottolinea Saul Meghnagi, referente UCEI per il progetto, pedagogista, già presidente dell’Istituto superiore per la Formazione di Roma. “Questo corso di formazione è un’opportunità per aprire un ragionamento che si concentri sull’ebraismo più che sulla Shoah, che rappresenta solo un momento della nostra storia millenaria”, spiega Meghnagi. Obiettivo del corso, dare agli insegnanti gli strumenti per spiegare ai propri studenti i tanti aspetti che compongono identità e tradizione ebraica, toccando aspetti religiosi così come laici. “Ci sono ragazzi che troppo spesso usano la parola ebreo come un insulto e non sanno neanche cosa significhi – afferma Danielè Sulewic, referente per la Comunità ebraica di Genova – Il corso può essere un modo per dare loro risposte, sensibilizzarli al di là del momento del Giorno della Memoria, importante ma attorno a cui percepiamo una certa stanchezza”.
Il percorso formativo degli insegnanti si articola in due anni e sei saranno le tappe di questo 2019 tenuto da relatori diversi: “Ebrei: Nazione, Popolo, Religione”, l’appuntamento di apertura tenuto da Meghnagi (3 ottobre); rav Roberto Della Rocca, direttore dell’Area Cultura e Formazione UCEI, parlerà di Torah, scritta e orale (30 ottobre); “Antigiudaismo e antisemitismo”, il tema analizzato dal direttore del CDEC Gadi Luzzatto Voghera (27 novembre); “La cultura ebraica: Il Libro”, il titolo invece dell’intervento di chiusura di Ariel Dello Strologo, presidente della Comunità Ebraica di Genova (10 dicembre). È possibile la partecipazione anche solo ai singoli eventi. “Non credo nella coercizione ma nel generare interesse”, spiega Meghnagi.
Nel programma anche un tentativo di seguire un percorso originale per presentare l’ebraismo, ovvero attraverso l’arte con la visita alla mostra “Viaggio nel Mondo Ebraico con Emanuele Luzzati” (6 novembre) curata da Sulewic. “I disegni di Luzzati presenti nella mostra spiegano visivamente come è scandita la vita ebraica: è un modo originale per raccontare ad esempio le diverse feste o il ruolo di alcune figure della Torah”, afferma Sulewic, che sottolinea come il corso di formazione sia “molto impegnativo per una comunità piccola come Genova ma ha avuto il sostegno di tutto il Consiglio e il prezioso contributo di volontari”. “Il nostro auspicio – aggiunge Saul Meghnagi – è che questo progetto possa diventare un modello da portare in altre realtà italiane perché ha sicuramente valenza nazionale. C’è molta richiesta di capire e ragionare sull’ebraismo al di là della Memoria, che rimane un elemento fondamentale ma che non può essere l’unico”.
“L’auspicio è che insegnanti e studenti possano arricchirsi durante il percorso – le parole del presidente Ariel Dello Strologo nel presentare l’iniziativa – e approfondire il concetto che la cultura ebraica è da sempre radice della cultura europea ed anche fermento per essa e per molte altre culture e che un’attenta lettura della realtà permette di cogliere parentele e ricorrenze”.