I mondi di Primo Levi
“Primo Levi, conosciuto in tutto il mondo come testimone della Shoah, è stato uno scrittore multiforme capace di cimentarsi con i generi letterari più diversi, dalla scrittura saggistica al teatro, dal romanzo alla poesia”. Questa sua complessità è al centro della mostra I mondi di Primo Levi – Una strenua chiarezza che, dopo aver girato lungo l’Italia, torna a Torino. Il 10 ottobre l’esposizione dedicata all’autore di Se questo è un uomo è infatti stata inaugurata a Palazzo Cisterna e fa parte delle iniziative del Comitato per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi. L’esposizione è stata aperta dagli interventi di Fabio Levi – che ha curato la mostra assieme a Peppino Ortoleva -, dal vicesindaco della Città metropolitana di Torino Marco Marocco, dal presidente del Centro studi internazionale Ernesto Ferrero e dal presidente del Comitato per le celebrazioni del centenario Dario Disegni.
La mostra, che resterà aperta fino al 31 dicembre con ingresso libero, è suddivisa in sei sezioni: Carbonio, Il viaggio verso il nulla / Il cammino verso casa, Cucire parole, Cucire molecole, Homo faber, Il giro del mondo del montatore Tino Faussone.
“Il titolo – spiegano i curatori – vuole alludere alle tante sfaccettature di una personalità dai molteplici interessi, mentre il sottotitolo Una strenua chiarezza pone l’accento su un tratto distintivo dello stile e del pensiero di Levi: lo sforzo costante di conseguire la forma più efficace di comunicazione in ogni circostanza, per permettere all’interlocutore di comprendere ciò di cui si sta parlando. L’espressione ‘una strenua chiarezza’ si trova nel racconto “Potassio” nel Sistema periodico. Il percorso espositivo è introdotto da un monitor sul quale scorrono le immagini delle copertine delle traduzioni delle opere principali di Levi accompagnate dalla lettura di brani in lingue diverse, a indicare la diffusione dell’opera dello scrittore in tutto il mondo e il valore universale delle sue parole”.