Meis, sbloccati i finanziamenti per completare i lavori
Dopo averlo annunciati alcune settimane fa, il ministro della Cultura Dario Franceschini ha ufficializzato nelle scorse ore il ripristino dei 25 milioni diretti al completamento dei lavori del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. “Un museo è il miglior antidoto ai rischi di questi tempi, alla paura della diversità, all’odio e all’intolleranza” ha spiegato Franceschini. “Un’idea così importante non si può però lasciare a metà. Per questo abbiamo recuperato il finanziamento che era stato cancellato e che consentirà adesso di portare a compimento il processo fondativo dell’istituzione voluta nel 2003 dal Parlamento, con una legge votata all’unanimità dalla Camera e dal Senato”, le parole del ministro, richiamate oggi sui quotidiani (Repubblica, Corriere).
Memoria in viaggio. “I viaggi della Memoria sono sempre più necessari, vista l’ondata di antisemitismo che attraversa il Paese. Se anche un solo ragazzo, sentendo parlare un sopravvissuto, visitando i campi di sterminio capisce veramente cosa è accaduto, tutto acquista un senso”. Lo sottolinea a Repubblica la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, intervistata dopo che il sindaco di Predappio ha negato il contributo a uno studente per andare a visitare i luoghi della Shoah. “Sono viaggi importanti anche perché sono preceduti da incontri, da un inquadramento storico.- ha ricordato la presidente UCEI – Perché non si veda il male solo nei tedeschi e nei nazisti, ma si ricordi che i campi di concentramento c’erano anche in Italia, come Fossoli. Che le leggi razziali le hanno fatte i fascisti italiani, e che l’antisemitismo, qui, ha radici antiche”. A commentare la scelta del sindaco di Predappio, anche il parlamentare Pd Emanuele Fiano che a Repubblica Milano spiega di aver deciso di finanziare lui il viaggio dello studente ad Auschwitz. Fiano sottolinea inoltre il preoccupante aumento dell’antisemitismo e delle minacce di morte contro di lui.
A 30 anni dalla caduta del Muro. La Germania è impegnata a contrastare l’odio, il razzismo e l’antisemitismo nelle sue forme moderne. È uno dei messaggi lanciati dalla cancelliera Angela Merkel (Corriere, Giornale) in occasione delle celebrazioni per il trentennale dalla caduta del Muro di Berlino (9 novembre 1989), che coincide con l’anniversario della Notte dei cristalli (tra il 9 e il 10 novembre del 1938). Il Sole 24 Ore nel parlare dei due eventi, ricorda come Berlino abbia di recente varato norme a tutela della Comunità ebraica tedesca, in particolare dopo l’attacco di Halle: “più agenti di polizia alle entrate delle sinagoghe, l’obbligo di segnalazione di commenti o atteggiamenti antisemiti sui social network, più agenti di polizia investigativa per intercettare l’antisemitismo sul nascere”. Sul significato della caduta del Muro e sui rigurgiti antisemiti Repubblica intervista oggi il presidente del Parlamento Ue David Sassoli e il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio. “Il vento dell’antisemitismo è tornato, abbiamo bisogno di strumenti di contrasto e a tal proposito vorrei che il governo italiano nominasse subito, come richiesto dal Parlamento europeo, il Commissario per la lotta all’antisemitismo”, le parole di Sassoli. Sulla nomina del Commissario non si esprime Di Maio che invece crede “che l’educazione alla tolleranza e alla non discriminazione non passi soltanto perla scuola. Molto di più deve fare la tv di Stato”.
Solidarietà a Liliana Segre. Diverse le iniziative in solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre dopo le minacce e la notizia che la Testimone della Shoah è stata messa sotto scorta. In particolare, a Milano è stata organizzata da “Bella Ciao, Milano!”, Anpi e Aned una lettura pubblica (“Milano non odia: insieme per Liliana”) davanti al Memoriale della Shoah alle 18.30 (Repubblica Milano). Il sindaco di Ferrara Alan Fabbri ha invece annunciato di voler conferire a Segre la cittadinanza onoraria: “Bravo Fabbri. Ma Liliana Segre va ascoltata, non solo onorata”, scrive Marco Contini su Repubblica Bologna. “Il prossimo presidente della Repubblica dev’essere Liliana Segre”, è invece la proposta che Lucia Annunziata, direttrice dell’Huffington Post, lancerà domani durante il primo convegno promosso dalla sua testata (Repubblica). Della Segre parla anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, intervistata dal Corriere, che torna a giustificare il mancato applauso in aula durante l’approvazione della Commissione contro l’odio e afferma che i sindaci di FdI parteciperanno alla manifestazione del 10 dicembre a sostegno della senatrice a vita. Non incontrerà invece la Segre Matteo Salvini, che sulla scorta – riporta il Giornale – afferma: “A me è appena arrivato un altro proiettile. Non piango. In un Paese civile non dovremmo rischiare né io né la Segre”.
Sfregio al Giardino dei Giusti. Nella notte tra venerdì e sabato l’anfiteatro del Giardino dei giusti, inaugurato un mese fa al Monte Stella di Milano, è stato deturpato con vernice rossa (Corriere Milano). “Mi auguro che quanto prima possa essere dato al Giardino un servizio di sorveglianza”, afferma Gabriele Nissim, presidente di Gariwo (Giorno Milano).
Segnalibro. Il Domenicale del Sole 24 Ore presenta in anteprima l’introduzione che la senatrice a vita Liliana Segre ha scritto per l’introduzione de I Sommersi e i salvati in audiolibro realizzata da Emons. Sempre sul Sole, Giulio Busi parla dell’ultimo libro di David Grossman, La vita gioca con me (Mondadori) “costruito sulla biografia di Eva Panic Nahir, un’indomabile donna, nata nel 1918 a Cakovec, allora in Ungheria, e morta nel 2015 in Israele, dov’era emigrata nel 1966”. Spunto invece di riflessioni sull’Italia, l’antisemitismo e il fascismo oggi è per Furio Colombo (Fatto Quotidiano) il saggio Libri al rogo, la politica e la cultura (La Nave di Teseo) di Pierluigi Battista.
Jciak. Un docufilm su Monsieur Chouchani, uno dei più misteriosi personaggi dell’ebraismo novecentesco, maestro di Talmud di Emmanuel Levinas ed Elie Wiesel. A firmarlo per la televisione israeliana, il regista Michael Grynszpan, come racconta La Lettura del Corriere.
I libri dell’odio. Il falso dei Protocolli dei Savi di Sion e Mein Kampf sono stati tra i libri presentati alla fiera del libro sponsorizzata dall’UNESCO a Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti. Lo denuncia il Jerusalem Post, ripreso oggi da un editoriale dal Paolo Salom sul Corriere.
Israele in Europa. Sulle pagine del Giornale, un editoriale a firma di Francesco Forte in cui si chiede l’entrata d’Israele nell’Unione europea.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked