Je suis israelien

davide assaelTorna la pioggia di razzi da Gaza verso le città del sud e del centro di Israele. Scatta, dunque, la solidarietà nei confronti dello Stato ebraico? Compare l’hashtag Je suis israelien che domina i trend social? No, ad ascoltare le rassegne stampe radiofoniche di questa mattina, ascoltatrici e ascoltatori accusano la spietatezza degli omicidi mirati nei confronti dei responsabili del lancio di razzi e si spingono fino a domandare di chiedere conto a Liliana Segre delle politiche israeliane nei territori palestinesi. Del resto si sa, in quanto ebrea, lei è mezza italiana e mezza israeliana, quinta colonna interna al nostro Stato. Crudele, spietata, sempre pronta a chiedere solidarietà per sé, ma indifferente alle sofferenze degli altri. Ed è inutile negarlo, molti di coloro che manifestavano in suo favore lunedì a Milano la pensano esattamente in questo modo. Mi spingo a dire la maggioranza di loro. Tutto questo quando in Polonia decine di migliaia di persone hanno manifestato al grido de “gli ebrei ci vogliono rubare la patria” ed anche in Italia si scoprono (ancora una volta) cellule di estrema destra armate e pronte ad agire. Mala tempora currunt, sia che ci si volti a destra sia a sinistra.

Davide Assael