Parigi e la lotta all’odio

rassegnaRepubblica, con una foto emblematica, racconta l’ultima profanazione antisemita in Francia dove oltre cento scritte minacciose e svastiche sono apparse sulle tombe di un cimitero ebraico nei pressi di Strasburgo. Nelle stesse ore il governo ha annunciato l’apertura di un ufficio nazionale per la lotta contro i crimini di odio. “L’antisemitismo è un crimine e lo combatteremo” il messaggio su Twitter del premier Emmanuel Macron.

Avvenire racconta il via libera del Parlamento di Parigi, con forti resistenze da una parte dell’aula, all’adozione della definizione di antisemitismo dell’Ihra (che classifica come odio antiebraico anche la negazione del diritto all’autodeterminazione e all’esistenza dello Stato di Israele). La scelta dell’Eliseo, apprezzata da rappresentanze ebraiche nazionali ed europee oltre che dal governo israeliano, è stata criticata “da chi riesce a vederla come lesiva della libertà d’espressione”. Ad essere menzionata da Avvenire la lettera di 127 esponenti del mondo ebraico contrari a questo passo.

Al via nelle scorse ore a Camaldoli, con un intervento del presidente della Conferenza Episcopale Italiana Gualtiero Bassetti, il quarantesimo colloquio ebraico-cristiano. Scrive Avvenire, che in un resoconto ricorda anche il dialogo intrattenuto dai vertici cattolici con l’UCEI: “Nella presenza all’evento di giovani ebrei e cristiani, che anche quest’anno gestiranno uno spazio di dialogo, il presidente della Cei vede un segno di speranza, rispetto a segnali preoccupanti di un ritorno all’antisemitismo”.

Compie ottanta anni Franco Carraro, ex numero uno del calcio e dello sport italiano. In una intervista con il Corriere sottolinea: “Abbiamo un serio problema con il razzismo”. Questa la sua proposta: “La repressione va bene ma limita il fenomeno senza superarlo. Facciamo qualcosa: istituzionalizziamo che, di fronte a un coro allo stadio, per le società siano pronte pene severe e l’arbitro sospenda subito la partita, a meno che tutto lo stadio non si metta ad applaudire. Un gesto semplice, che non costa fatica. Ma un segnale forte”.

Da oggi in libreria Olocaustico, romanzo d’esordio di Alberto Caviglia pubblicato da Giuntina in cui l’ironia è usata per combattere la negazione della Shoah e un certo tipo di ritualità della Memoria. Intervistato da Repubblica, l’autore afferma: “Il mio libro non fa umorismo fine a se stesso sulla Shoah, ma semmai guarda in modo umoristico a come è trattata la Shoah”.

Presentata ieri a Milano, nel corso di una serata cui sono intervenuti l’ambasciatore Dror Eydar e il ministro degli Esteri dello Stato ebraico Yisrael Katz, la nuova Unione Democratica Amici di Israele. Scrive il Corriere, nelle pagine locali: “L’associazione, a suo tempo nata su spinta socialista, oggi intende riprendere la sua attività di promozione delle relazioni tra Italia e Israele”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(5 dicembre 2019)