Mattarella e Segre alla Scala,
l’abbraccio del pubblico

rassegna“La cultura aiuta in tutto”. Così la senatrice a vita Liliana Segre commentando la sua presenza alla prima della Tosca diretta dal maestro Riccardo Chailly e andata in scena ieri alla Scala di Milano. Il pubblico presente le ha tributato un lungo applauso così come è accaduto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottolinea il Corriere della Sera. Milano abbraccia così il Capo dello Stato e la senatrice e si prepara alla manifestazione nel nome di Segre del 10 dicembre a cui hanno aderito 600 sindaci: sfileranno per dire no all’antisemitismo e a ogni forma di razzismo (Repubblica). Tra i presenti alla Scala, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, che venerdì aveva visitato il Memoriale della Shoah di Milano. Parlando oggi con il Corriere Casellati torna sul tema della Commissione contro l’odio promossa da Segre: “La senatrice Segre ha sempre avuto la stima e il sostegno mio e di tutti i senatori. Sulla mozione sono nate posizioni diverse che però non hanno mai messo in discussione né la persona della senatrice Segre né ciò che rappresenta con la sua storia. Mi preoccupano invece i messaggi carichi di odio che tutt’oggi le vengono indirizzati, perché costituiscono un pericoloso campanello d’allarme rispetto a situazioni che ritenevamo ormai superate. Non dimentichiamo che il nostro Paese proprio sul rifiuto dell’antisemitismo e sul ripudio di ogni forma di violenza ha eretto la sua architettura democratica e ritrovato la pace, la libertà e il progresso”.

Italia-Israele, tra collaborazioni e sfide comuni. Al Corriere della Sera il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, a Roma negli scorsi giorni, spiega che l’incontro con il capo della diplomazia italiana Luigi Di Maio “è andato molto bene”. “Abbiamo parlato della comune lotta all’antisemitismo, della promozione del commercio bilaterali, ed espresso il desiderio che l’Italia si unisca all’iniziativa regionale di connettere attraverso una rete ferroviaria i Paesi del Golfo a Haifa e al porti del Mediterraneo”, spiega Katz che sottolinea, sul fronte della sicurezza, come la minaccia più grave per il Medio Oriente è rappresentata dall’Iran. “Non permetteremo allTran di produrre o ottenere armi atomiche. Se fosse l’ultima cosa possibile per impedirlo, agiremo militarmente. Noi riteniamo che le pressioni degli Stati Uniti e le sanzioni siano efficaci, ci aspettiamo che funzionino e riducano i tentativi dell’Iran sia di procurarsi armi atomiche che di sostenere gruppi terroristici, ma questo avverrà più facilmente se c’è il sostegno dei Paesi europei”.

Lannutti no. “Come si fa a proporre alla guida della Commissione banche un personaggio che ha citato I «Protocolli dei Savi», un falso storico che a fine parlava di una cospirazione ebraica per conquistare il mondo? Come si fa a non espellere dal M5S un senatore che si richiama a un’oscenità antisemita, a iena menzogna diventata da oltre un secolo la matrice di tutti gli stereotipi razzisti e dei complottismi?”, se lo chiede sulla prima del Corriere Aldo Grasso in merito alla proposta del M5S di far presiedere la Commissione d’inchiesta sulle banche al senatore Elio Lannutti, che sui social aveva espresso i suoi deliri antisemiti. Il senatore, intervistato da Repubblica, dice di non essere antisemita, parla di un errore e afferma di aver preso le distanze da se stesso.

Celebrando Amos Oz. A quasi un anno dalla scomparsa del grande scrittore israeliano Amos Oz, il Corriere Lettura lo celebra con un ampio approfondimento a lui dedicato. A rendergli omaggio in particolare gli scrittori israeliani Eshkol Nevo e Assaf Gavron: il primo con sei micro-racconti, il secondo con un viaggio nel luogo di un epocale discorso pubblico di Oz. Gavron sarà peraltro ospite oggi della Comunità ebraica di Firenze, ricorda il Corriere Fiorentino, per presentare il suo ultimo libro Le diciotto frustate (Giuntina).

Il falsario eroe. Un utopista a oltranza, così si definisce Adolfo Kaminsky, fotografo ebreo, uomo della Resistenza e falsario, che utilizzò la sua capacità di elaborare le immagini per falsificare documenti e salvare migliaia di persone. Kaminsky si racconta oggi in un’intervista al Resto del Carlino.

Una corsa distruttiva. Sul Fatto Quotidiano, Furio Colombo dipinge preoccupato l’avanzare di una destra che definisce coinvolta in una corsa “distruttiva”. “È una corsa che sta creando il più folle degli equivoci: l’antisemitismo strabico. Si sta diffondendo, con qualche incoraggiamento sorprendente, nei Paesi dei confini chiusi, dove l’immigrazione è un reato e la religione cattolica è sovranista e unica, pena l’esclusione da tutto (Polonia, Ungheria, Austria…). L’antisemitismo strabico da un lato respinge l’ebraismo come “non nazionale”, come “straniero”, e sfiora il negazionismo quando ricorda di rado e malvolentieri l’immensa persecuzione a cui i rispettivi Paesi hanno partecipato negli anni d’oro del fascismo. Dall’altra (insieme a politici di altri Paesi che stanno rapidamente fascistizzandosi) dichiarano amicizia e sostegno per lo Stato di Israele in quanto Stato forte e bene armato”.

L’ospedale sul confine di Gaza. Un’organizzazione evangelica, con il benestare di Israele e di Hamas, sta costruendo un ospedale da campo sul confine della Striscia di Gaza per prestare soccorso ai palestinesi. Lo racconta oggi il Fatto Quotidiano, spiegando che il progetto dovrebbe far parte di un più ampio accordo di cessate il fuoco tra Israele e il movimento terroristico che controlla Gaza.

Iraq, la repressione del dissenso. Cecchini a volto scoperto hanno iniziato a sparare nella notte contro i manifestanti che dormivano accanto a piazza Tahrir, l’epicentro della rivoluzione irachena. Almeno 25 le persone uccise. “L’opposizione di piazza – spiega La Stampa – accusa le milizie filo-iraniane, Hashd al-Shaab, le forze di mobilitazione popolare costituite nel 2014 per combattere l’Isis e adesso trasformate in braccio armato della repressione”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked