Informazione – International Edition
L’Italia piange Piero Terracina

Schermata 2019-12-09 alle 14.52.47L’Italia piange Piero Terracina, testimone dell’inferno di Auschwitz, scomparso all’età di 91 anni. Come raccontato in apertura di Pagine Ebraiche International Edition, a rendere omaggio a Terracina sono stati i più alti rappresentanti delle istituzioni, compreso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Primo Ministro Giuseppe Conte. “Testimone instancabile della memoria della Shoah” lo ha definito Mattarella. Profondo il lutto all’interno del mondo ebraico.
“Caro Piero, prendere commiato da te, dalla tua vita, dal tuo sorriso e dalla tua voce è straziante. Sei stato un gigante, un uomo formidabile capace di gettare il cuore oltre ogni ostacolo. Un vero faro di luce in questi tempi oscuri, in cui parole di odio e negazionismo tornano ad attraversare la società. Grazie per tutto quello che hai fatto per tutti noi – singoli, comunità e istituzioni – e per essere stato la voce delle nostre anime tormentate e delle coscienze civili,” ha affermato in una nota la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Grande l’attenzione dedicata alla scomparsa di Terracina anche dai media internazionali. In un articolo dell’Associated Press ripreso dalla rubrica Italics, viene ripercorso l’impegno di testimonianza civile del sopravvissuto, così come la storia della sua deportazione a soli 15 anni, e della sua liberazione. A essere ricordato è anche come in Italia di recente si siano moltiplicati gli episodi di antisemitismo.
A pochi giorni da quando le esternazioni filo-naziste di un docente dell’Università di Siena hanno suscitato indignazione, la presidente UCEI ha rivolto un appello agli atenei italiani perché adottino la definizione di antisemitismo proposta dall’International Holocaust Remembrance Alliance, per combattere l’odio con più efficacia. È dedicato invece a un altro episodio inquietante, le dichiarazioni di un consigliere comunale triestino che si è dichiarato “offeso” perché la senatrice a vita e testimone della Shoah Liliana Segre avrebbe ricordato come Gesù fosse ebreo, la riflessione della storica Anna Foa nella rubrica Bechol Lashon (a tradurla in francese Mattia Stefani, studente della Scuola traduttori e interpreti di Trieste che sta svolgendo il proprio tirocinio nella redazione giornalistica dell’UCEI).
“Ogni tanto ho la sensazione, ma forse mi sbaglio, di essere un sopravvissuto per caso a un diluvio e, ovunque io sia, di essere costretto, come Sisifo di Albert Camus, a spingere il macigno della memoria e della comprensione su per l’ingrata montagna dell’oblio pubblico senza che ci sia una fine. O forse, più semplicemente, questo è il compito dello storico, nel tempo della presunta conservazione di tutto il passato in un cloud,” scrive invece lo storico sociale delle idee David Bidussa.
Ancora, sull’edizione di Pagine Ebraiche dedicata al pubblico internazionale, spazio alle giornate italiane del Ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, che ha tra l’altro incontrato il collega italiano Luigi Di Maio e i leader di Partito Democratico e Lega Nicola Zingaretti e Matteo Salvini, così come i rappresentanti dell’ebraismo italiano.