“Piero, testimone della vita”

rassegnaNumerose le testimonianze, sui principali quotidiani, in ricordo di Piero Terracina.
Racconta Walter Veltroni sul Corriere: “Non ho mai sentito pronunciare a Piero Terracina parole di odio. Mai. Era una persona dolce e generosa, piena di premure per gli altri e di un’altissima coscienza del valore della dignità umana. Lui, e gli altri che hanno vissuto l’inferno della storia, avrebbero potuto odiare. Ma sapevano, sanno, che proprio l’odio ha generato il loro interminabile dolore. L’odio, il nemico della libertà e della vita”.
Scrive Umberto Gentiloni su Repubblica: “Negli ultimi anni della sua vita, quando l’udito non funzionava più a dovere, si era concentrato sulla navigazione in rete: leggeva e commentava di tutto chiedendo pareri, consigli e non di rado sollevando denunce su ‘posizioni e giudizi che ritengo inaccettabili’. Voleva incontrare i più giovani, anche quando camminare era diventata una fatica”.
Così Elena Loewenthal su La Stampa: “Nel mondo ebraico quando qualcuno non c’è più, evocandone il nome si usa sempre la formula zikhronò leberakhah, che significa ‘il suo ricordo sia di benedizione’. Che questo triste auspicio sia davvero tale per la memoria di Piero Terracina, nato a Roma il 12 novembre del 1928 e mancato ieri nella sua città. Che il suo ricordo sia per tutti noi una benedizione di memoria e la consapevolezza di quel che è stato”.
Il quotidiano torinese ospita anche un intervento della senatrice a vita Liliana Segre, che dice: “Perdonerete se sono così pessimista, mi spiace soprattutto per i giovani che mi scrivono lettere meravigliose e per tutte le persone dolcissime che mi applaudono o mi fermano per strada, ma io credo che si coltivi troppo poco la memoria e che, con la nostra scomparsa, tutto finirà. Senza Piero, io oggi mi sento più sola”.
Oltre agli interventi delle più alte cariche dello Stato, a partire dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che l’ha definito “testimone instancabile della Memoria della Shoah”, i quotidiani registrano anche le reazioni del mondo ebraico: dalla Presidente UCEI Noemi Di Segni, che ha parlato di Terracina come di un “vero faro di luce in questi tempi oscuri, in cui parole di odio e negazionismo tornano ad attraversare la società”, a quella della Presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, che ha auspicato che il dolore si trasformi in “forza di volontà per non permettere ai negazionisti di far risorgere l’odio antisemita”.
In un intervista con Repubblica il rabbino capo rav Riccardo Di Segni sottolinea: “Piero ha rappresentato nel panorama sempre più esile dei reduci una personalità particolare. Ognuno di loro ha raccontato la propria esperienza: sono stati tranciati milioni di mondi in quelle baracche, ogni persona è un mondo, e la diversità dei reduci lo testimonia. Ma lui ci metteva un’enfasi e una passione particolari, con semplicità, cordialità e anche un sorriso aperto con i ragazzi che incontrava”. Lo ricorda con gratitudine anche Tobia Zevi, intervistato sulle pagine romane: “Piero era davvero un uomo buono. Ma al tempo stesso era un combattente per i nostri valori democratici, contro i nuovi fascisti e i negazionisti”.
Alcuni quotidiani segnalano anche la posizione del parlamentare Pd Emanuele Fiano, che si è rivolto al leader dei Cinque Stelle Luigi di Maio: “Per omaggiare la memoria di Terracina ritira la candidatura di Elio Lannutti, diffusore delle tesi antisemite dei Protocolli come candidato Presidente della commissione d’inchiesta sulle banche”.

Sono oltre 600 i sindaci e gli assessori che domani pomeriggio sfileranno in Galleria a Milano per testimoniare che “l’odio non ha futuro”. La manifestazione di solidarietà, ricorda il Corriere, è stata indetta all’indomani delle minacce a Liliana Segre, che sarà protagonista dell’evento milanese e di cui sono segnalate le riflessioni affidate ieri, a poche ore dalla scomparsa di Terracina, al portale dell’ebraismo italiano www.moked.it (anche altri quotidiani le segnalano).

“Mi risulta che Israele sia piuttosto arrabbiato con noi”. È quanto sostiene il leader leghista in una intervista con il Corriere. Secondo l’ex ministro l’Italia “continua a non essere concretamente amica”. Dice Salvini: “Ora c’è il treno della pace tra Israele e Arabia Saudita che potrebbe essere una grande opportunità, c’è il gasdotto tra Israele, Cipro, Grecia e Italia. Ma lei se li vede i 5 Stelle che votano a favore? Questo è un governo di sinistra, con riflessi condizionati di sinistra”.

Repubblica ricorda la storica Anna Bravo, 81 anni, scomparsa nelle scorse ore a Torino: “Una storica di straordinaria profondità, intelligenza e curiosità intellettuale, insofferente di stereotipi e pigrizie interpretative. Animata da grande passione civile e rigore intellettuale e da una intensa umanità e generosità”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(9 dicembre 2019)