“Ventotene, simbolo dell’Europa”
Le parole di Ventotene, il film documentario di Marco Cavallarin, Marco Mensa ed Elisa Mereghetti che racconta il progetto di Europa degli autori del celeberrimo Manifesto e in particolare la visione di Ernesto Rossi, si è aggiudicato il premio come miglior film nella sezione Asti Doc all’Asti Film Festival. Un nuovo prestigioso riconoscimento per questo documentario, che ha già avuto l’onore di una proiezione alla Camera dei deputati e ottenuto tra gli altri l’apprezzamento del presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
“Il pensiero di altri che avranno troncata la loro carriera e non sapranno a che santo votarsi mi ha fatto andar via ogni volontà di ridere”: è quanto scrive Rossi il 9 settembre 1938, in un messaggio inviato alla moglie dal carcere all’apparire delle leggi razziste. Come ricordato da Cavallarin, non molti tra gli intellettuali del tempo reagirono ai provvedimenti antiebraici e in pochi compresero la devastante portanza di quelle leggi, a parte gli allievi di Salvemini, che anche di Ernesto Rossi era stato maestro, come Luigi Einaudi. Rossi scrive infatti, in Elogio della galera, con il solito graffiante humor: “È un bel numero di cattedre che rimangono vacanti: una manna per tutti i candidati, che si affolleranno ora ai concorsi portando come titoli i loro profondi studi sulla razza, sull’ordinamento corporativo, sull’autarchia ecc.” Anche nel dopoguerra, ha ricordato Cavallarin, Rossi confermerà le sue posizioni profondamente ostili al razzismo e all’antisemitismo.
(10 dicembre 2019)