I canti della tradizione in sinagoga

Negli scorsi giorni si è tenuta ad Ancona una interessante iniziativa in occasione dello Shabbat Vayishlach, con la partecipazione del rav Elia Richetti, già rabbino capo di Trieste e di Venezia e presidente emerito dell’Assemblea Rabbinica Italiana.
Rav Richetti ha intrattenuto un attento pubblico nel tempio grande sefardita interpretando canti sinagogali particolari caratteristici di varie Comunità (Gorizia, Torino, Roma, Trieste, Livorno e ovviamente Ancona) e di diversi riti (sefardita, italiano, ashkenazita), in un percorso in cui tanti hanno ritrovato vecchie atmosfere delle nostre festività come erano celebrate un tempo.
Presentato da Vittorio Bendaud, assistente al Tribunale Rabbinico del Nord-Centro Italia, rav Richetti con la sua bella voce baritonale, ha intonato una serie di canti, talvolta anche accompagnati dal pubblico che per un’ora e mezzo si è lasciato trasportare dalle melodie e dai racconti ad essi collegati.

Marco Ascoli Marchetti, vicepresidente Comunità di Ancona e Consigliere UCEI

(17 dicembre 2019)