La Brigata di Carta
che salvò la cultura Yiddish

Nel 1941 i nazisti trasformarono Vilnius, allora popolata da 60mila ebrei, in un centro di smistamento di libri, documenti e opere d’arte ebraici proveniente da tutta l’Europa dell’Est. Affidarono il lavoro agli intellettuali della “Gerusalemme di Lituania”, che dovevano separare le opere rare, da inviare all’istituto di ricerca nazista sugli ebrei a Francoforte, da quelle meno importanti, destinate alla distruzione. Gli eroi della “Brigata della carta”, come venivano chiamati nel ghetto, riuscirono a nascondere e a salvare – almeno temporaneamente – migliaia di opere.
Grazie alla resistenza di Herman Kruk, militante del partito operaio ebraico, del linguista Zelig Kalmanovich, o ancora dei poeti Shmerke Kaczerginski e Avrom Sutzkever, questi tesori della cultura Yiddish sono oggi conservati nel nuovo YIVO (Istituto Scientifico Ebraico) di New York e alla Biblioteca nazionale di Lituania.
La regista belga Diane Perelsztejn ne ha ritracciato la storia in questo documentario di ARTE in italiano, che la redazione di Pagine Ebraiche ha potuto vedere in anteprima.
Il documentario è disponibile fino al 2 gennaio.

(19 dicembre 2019)