Informazione – International Edition
Philip Roth, l’ultima intervista

Schermata 2019-12-24 alle 13.41.04Esattamente due anni fa, nel dicembre 2017, Elèna Mortara, studiosa di letteratura anglo-americana e curatrice del primo volume della prestigiosa edizione dei Meridiani Mondadori dedicata a Philip Roth, si trova a New York per intervistare il grande scrittore. Poche settimane dopo, Roth scompare. Quella con Mortara rimarrà la sua ultima intervista, come raccontato dall’ultima uscita di Pagine Ebraiche International Edition. Con il grande romanziere che ha saputo fotografare l’America come pochi, Mortara discute di tutto, dall’ultimo saggio Perché scrivere, al rapporto con la famiglia, dal legame di Roth con le radici ebraiche alle sue esperienze in Italia. Il testo dell’intervista in inglese è stato di recente pubblicato sulla rivista della Philip Roth Society, “Philip Roth Studies.”
Raccontare Chanukkah ai più piccoli, e anche le vicende di una delle comunità ebraiche più antiche del mondo: è andato in onda su Rai Gulp in occasione della prima sera della ricorrenza il cortometraggio “Chanukkah, la festa delle luci,” ambientato nella Roma del dopoguerra, in una comunità ebraica che vuole ricominciare a vivere liberamente dopo anni di persecuzioni razziste. La festa è stata protagonista anche della visita del Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti alle scuole ebraiche di Roma, dove a fargli da guida sono stati alcuni alunni.
“Tre guide eccezionali – Rebecca di 10 anni, Fabio di 13 anni e Martina di 17 anni – mi hanno accompagnato in questo viaggio tra le tradizioni e la cultura ebraiche. Tanti i progetti attivi nelle scuole: di educazione ambientale, di mobilità internazionale e di studio delle lingue inglese ed ebraico. Channukkah è la festa della luce: una simbologia – ha detto il ministro al termine della visita – che unisce culture, popoli e nazioni.”
Dopo due Giri d’Italia, la Israel Cycling Academy, la prima squadra professionistica israeliana, quest’anno sbarcherà Oltralpe: è di pochi giorni fa l’annuncio ufficiale della sua partecipazione al prossimo Tour De France.
In pilpul, David Bidussa riflette sulla drammatica attualità di una riflessione formulata da Hannah Arendt negli anni Cinquanta. “L’unico frammento, penoso, di realtà concesso a un paria era la realtà della persecuzione.”
Nella rubrica Bechol Lashon, questa settimana in lingua francese, la storica Anna Foa parla di libertà e si interroga sul significato – e sulla bellezza – di questo termine.
Infine, la rubrica Italics è dedicata a un nuovo libro su Giuseppe Flavio, che duemila anni fa scelse di abbandonare la guerra contro i romani, che da molti fu considerato un traditore ma una volta nell’Urbe divenne anche un portavoce del suo popolo, e poi famoso nei secoli a venire come l’autore delle Guerre Giudaiche: lo storico britannico Goodman ha pubblicato nelle scorse settimane Josephus’s The Jewish War, a Biography, per i tipi della Princeton University Press.