“Monsey, l’attacco antisemita
un attacco a tutta New York”

Odio e violenza colpiscono ancora una volta gli ebrei americani. L’attacco a colpi di machete verosimilmente compiuto da un cittadino afroamericano, che ha fatto irruzione nella casa di un rabbino della comunità chassidica di Monsey, nello Stato di New York, ha provocato cinque feriti (di cui due verserebbero in gravi condizioni). 
L’attentatore, che ha colpito durante le celebrazioni per la settima accensione della Chanukkiah, è stato fermato poco dopo dalla polizia. Solo l’ultimo di una serie di episodi che stanno destando allarme nel mondo ebraico statunitense e che hanno portato negli scorsi giorni l’Anti-Defamation League a lanciare una campagna contro l’odio rivolta a tutta l’opinione pubblica. Alle vittime dell’attacco e a tutti gli ebrei americani la vicinanza della Presidente UCEI Noemi Di Segni e di tutto l’ebraismo italiano.
Molte le reazioni, in America e nel mondo, a quanto accaduto a Monsey. Andrew Cuomo, il governatore dello Stato di New York, ha tra gli altri commentato: “Voglio essere chiaro: l’antisemitismo e l’intolleranza sono ripugnanti e abbiamo assolutamente tolleranza zero per tali atti di odio”. Il sindaco Bill de Blasio ha definito questo ennesimo spargimento di sangue, che giunge al termine di una settimana in cui molteplici sono stati gli episodi a sfondo antisemita, “un attacco a tutti i newyorkesi”. Così Reuven Rivlin, presidente israeliano: “Preghiamo per i feriti, ci auguriamo una pronta guarigione. L’aumento dell’antisemitismo non è solo un problema degli ebrei o dello Stato di Israele. Dobbiamo lavorare insieme per affrontare questo male, che sta rialzando la testa ed è una vera minaccia in tutto il mondo”. L’attacco è stato condannato anche dal ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio.

(29 dicembre 2019)