Pagine Ebraiche gennaio 2020
Memoria, urgenza del presente
Recenti episodi, in Italia e nel mondo, confermano l’urgenza di un lavoro intenso di Memoria e consapevolezza storica che aiuti a orientare scelte e decisioni. Dentro e fuori le scuole. Negli stadi e in altri luoghi pubblici di incontro dove la violenza prende quota. A volte anche in contesti istituzionali spesso inquinati da una dialettica politica che ha perso il senso della misura e il rispetto di sé e della propria storia. Una strada irrinunciabile, per difendere valori oggi messi a rischio da parole e comportamenti malati.
Il dossier Memoria, pubblicato sul numero di Pagine Ebraiche di gennaio in distribuzione, si propone di offrire alcuni spunti di riflessione partendo dalle iniziative messe in campo dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in vista del prossimo 27 gennaio. Mai come quest’anno, si racconta nel dossier, l’attenzione è dedicata al mondo dello sport e in particolare del calcio.
Nella parte alta del giornale lo sforzo per educazione e formazione rilanciato dall’ente in occasione dei recenti Stati generali dell’ebraismo italiano e un approfondimento dedicato al progetto “Prevenire il pregiudizio, educare alla convivenza” realizzato con il supporto del governo tedesco. Al centro la visione delle tre religioni monoteiste su concetti quali uguaglianza, diversità, parità, rispetto.
Protagonista dell’intervista del mese è la comunicatrice triestina Rosy Russo, che con il suo Manifesto della comunicazione non ostile variamente declinato ha aperto una nuova strada nella lotta alle parole dell’odio. “I ragazzi sanno che virtuale è reale, ma gli adulti, gli insegnanti, ancora faticano. Per educare i giovani – afferma – bisogna educare prima chi si occupa di loro”.
Tra i temi su cui si confronta la società israeliana la recente attivazione, nell’area di Tel Aviv, di un servizio pubblico di trasporto in funzione durante lo Shabbat. Di questo e di altro si parla nelle pagine di Eretz. Mentre in Orizzonti a tener banco è la recente ondata di attacchi antisemiti negli Usa oltre alla debacle in Inghilterra del laburista Jeremy Corbyn, fortemente auspicata da gran parte del mondo ebraico.
Da Israele arriva “la start-up che premia chi condivide”, di cui si racconta in Economia. Mentre le pagine della Cultura si aprono con una straordinaria mostra viennese, che ricorda Simon Wiesenthal in una veste inedita e commovente.
Si conclude in gennaio l’iniziativa del Corriere della Sera dedicata ai “grandi processi della storia”. Tra questi quello relativo alla condanna di Gesù, l’analisi della cui vicenda giudiziaria sembra soffiare su pregiudizi antichi. Sempre in Cultura, vi spieghiamo perché.
Un lavoro di due anni per restituire al pubblico un fondo che racconta molto dell’Italia fascista, della burocrazia messa in piedi dal regime per colpire i cittadini ebrei ed escluderli dalla vita del paese. È lo sforzo profuso dall’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo, che ha dato vita a una mostra molto significativa.
(9 gennaio 2020)