Da Selvino sognando Israele,
la fiction Rai racconta la speranza
Un cast giovanissimo, in cui a volti noti del piccolo schermo si affiancano tanti esordienti, per una serie televisiva che guarda al tema della Memoria attraverso occhi che hanno visto l’abisso ma che si cerca di instradare, con amore, comprensione e solidarietà, verso un futuro diverso.
Ispirata alle vicende che videro il Comune bergamasco di Selvino aprire le porte all’accoglienza di numerosi bambini ebrei sfuggiti in tutta Europa all’annientamento, la fiction Rai “La guerra è finita” è tra i prodotti di punta della programmazione del servizio pubblico per il Giorno della Memoria.
Prodotta da Palomar con Rai Fiction, con regia di Michele Soavi e tra gli attori Michele Riondino, Isabella Ragonese e Valerio Binasco, andrà in onda a partire da domani, alle 21.25, su RaiUno. Ieri sera, al centro ebraico Il Pitigliani a Roma, una speciale proiezione della prima puntata cui sono tra gli altri intervenuti il padrone di casa, l’avvocato Bruno Sed, assieme al presidente della Rai Marcello Foa e al rabbino capo rav Riccardo Di Segni. Al termine della proiezione il cast si è poi prestato a rispondere ad alcune domande.
Quattro le puntate, sempre in prima serata, che accompagneranno il pubblico in questo percorso di rinascita e ricostruzione dopo l’orrore dei lager che si concluse, per molti bambini e adolescenti adottati in quei mesi da Selvino, con l’emigrazione nell’allora Palestina mandataria.
Uno sbocco possibile dopo che, in quell’Italia in macerie, gli stessi riscoprirono la voglia di giocare, studiare, lavorare, amare. Un viaggio di speranza, all’insegna di Selvino.
(12 gennaio 2020)