Trump scrive agli iraniani:
“Meritate un altro governo”

rassegna“Il nobile popolo dell’Iran, che ama l’America, merita un governo che sia più interessato a sostenerne i sogni che a ucciderne i cittadini”. È il messaggio firmato Donald Trump, pubblicato in inglese e farsi sul proprio profilo twitter. Bersaglio numero uno della campagna trumpiana, scrive La Stampa, è la Guida suprema Ali Khamenei. Il 17 gennaio scorso, il leader sciita aveva scritto: “Il governo malvagio degli Stati Uniti dice che sarà al fianco del popolo iraniano. È una menzogna. Se voi state al fianco degli iraniani è solo per pugnalarli al cuore con le vostre spade velenose. Certo, finora avete fallito e continuerete a fallire”. 
Uno scontro a distanza che, almeno per ora, resta confinato al mondo dei social. 

Con l’avvicinarsi del Giorno della Memoria, articoli, recensioni ed editoriali mettono al centro il tema del ricordo. Ma anche la minaccia dell’antisemitismo contemporaneo. La Lettura del Corriere presenta una serie di saggi sull’Est Europa e in particolare un testo di Paul Hanebrink su come è nato e su quali conseguenze ha generato lo spettro del ‘bolscevismo giudaico’. Il punto di partenza per una riflessione che arriva al presente: “Il mito del ‘bolscevismo giudaico’ di cui parla Hanebrink era totalmente falso e ha prodotto orrori senza fine. Adesso – viene spiegato – lo ha sostituito lo spauracchio del ‘cosmopolitismo’ agitato in Ungheria e in Polonia, ma a volte anche nel nostro Paese”.
 
“Meno retorica su Auschwitz”. A chiederlo, in una conversazione che appare sull’Espresso, sono Wlodek Goldkorn e Donatella Di Cesare. Al riguardo si legge: “Il 23 gennaio, a Gerusalemme ci saranno oltre quaranta fra capi di Stato e di governo. A prendere la parola saranno i rappresentanti delle quattro potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale, oltre a quelli di Germania e Israele. Il presidente polacco Andrzej Duda ha annunciato che non verrà alla cerimonia israeliana dato che vi parlerà Putin e non lui. Infatti fra i russi e i polacchi c’è un conflitto sulle cause di quella guerra. E non è una discussione fra storici, ma fra autorità politiche delle rispettive nazioni. Che senso ha tutto questo? Che senso ha che politici dicano ‘mai più’ e poi vendano armi che uccidono, facciano guerre, neghino i diritti ai rifugiati?”. 

Sul domenicale del Sole 24 Ore David Bidussa parla di Jojo Rabbit, il brillante film Disney nelle sale da questi giorni che fa ironia sul nazismo e le sue parole dell’odio. Spiega Bidussa: “Sebbene sia considerato strambo dai suoi coetanei (per questo tutti lo chiamano rabbit, coniglio), Jojo si sente un nazista avvantaggiato perché ha un amico immaginario molto particolare: una versione grottesca e caricaturale di Adolf Hitler”. JoJo odiagli ebrei e, nonostante non ne abbia mai visto uno, “è fermamente convinto che sia giusto ucciderli”. Lo svolgimento del film riserverà più di una sorpresa.

A 45 anni dalla morte dell’autore, torna in una versione filologica Quaderno a cancelli di Carlo Levi. “Il volume postumo – racconta La Lettura – era stato dato alle stampe dalla compagna Linuccia, figlia del poeta Umberto Saba, che aveva escluso tuttavia l’ultima delle quattro parti del manoscritto (andato perduto). La nuova pubblicazione cerca di presentare il testo come lo aveva concepito l’autore”. 

“Urtisti, non solo. Non ci sono solo i venditori di ricordi di Roma nella riorganizzazione del commercio ambulante: dal primo febbraio le bancarelle dovranno andare via anche da piazza Vittorio e subito dopo da via Cola di Rienzo”. Lo scrive il Corriere Roma, dando voce all’assessore comunale Carlo Caffarotti. La situazione, segnala il Corriere, resta comunque aperta. “C’è una novità. Un incontro alla presenza della Comunità ebraica e la mozione che sarà votata martedì a firma di Andrea De Priamo di Fratelli d’Italia, di Marcello De Vito dei 5 Stelle e di Giulio Pelonzi del Pd che individua per i venditori di ricordi quattro postazioni in via delle Muratte”.

Ultima settimana di campagna elettorale prima del voto in Emilia Romagna. Come racconta tra gli altri La Stampa la campagna del governatore Stefano Bonaccini, candidato del PD, “ieri è proseguita a Nonantola, con la posa della prima pietra del luogo per la memoria dei ragazzi ebrei accolti e salvati nel 1942-43, col presidente del Parlamento europeo David Sassoli”.
Matteo Salvini, ancora una volta in regione per sostenere Lucia Borgonzoni, dal palco di Maranello ha invece proposto alcuni consigli di lettura. Tra cui Se questo è un uomo di Primo Levi.

Daniel Libeskind, l’archistar figlio di due sopravvissuti polacchi alla Shoah, presenta al Corriere il suo ultimo progetto milanese, parla del debito verso l’arte italiana e spiega quale è la dote fondamentale per essere un buon architetto: “Deve sorprendersi della meraviglia del mondo. Deve essere strabiliato da questa bellezza, da tutto quello che è successo dalle origini del mondo e non solo da un film o da un libro… E deve mettere amore in quello che fa”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(19 gennaio 2020)