“Ritualizzazione della Memoria,
rischio da combattere”
“A vent’anni dall’istituzione della legge sul Giorno della Memoria, è nostro compito evitare i rischi di assuefazione o di ritualizzazione di un evento che mantiene tutta la sua importanza in un momento di crisi di valori della nostra società. Assistiamo infatti in questi ultimi tempi a una inquietante recrudescenza di fenomeni di antisemitismo, di razzismo e di odio nei confronti dei diversi”. L’ha sottolineato Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino, intervenendo quest’oggi alla conferenza stampa di presentazione del fitto calendario di attività previste nel capoluogo piemontese per il Giorno della Memoria, svoltasi al Polo del ‘900.
“Occorre pertanto – ha aggiunto Disegni – far fronte all’ignoranza e al pregiudizio con un’incessante azione culturale ed educativa, rivolta soprattutto alle nuove generazioni, trasmettendo la memoria degli orrori della Shoah, ora che i testimoni diretti di quella tragedia stanno uno dopo l’altro scomparendo, per stimolare un forte impegno civile contro ogni forma di intolleranza. Non solo il 27 gennaio, ma 365 giorni all’anno”.
Ricco il programma di iniziative presentate quest’oggi, con gli interventi anche di Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte; Sergio Soave, presidente della Fondazione Polo del ‘900; Francesca Leon, assessora alla Cultura della Città di Torino.
“Un fitto calendario di incontri con studenti e testimoni delle leggi razziste, conferenze, mostre, dibattiti, presentazioni di libri. Tutto questo programma – ha detto Allasia – fa parte dell’impegno e dello sforzo necessario per garantire una staffetta generazionale per garantire la continuità delle conoscenze, affinché si possa comprendere, sino in fondo, il significato della Shoah e il dovere della Memoria”.
“Il Giorno della Memoria – ha ricordato Soave – dovrebbe essere un giorno di profonda riflessione; perché la memoria di quel periodo tragico della storia dell’uomo, per quanto riguarda sia i sommersi che i salvati, da sola non basta perché lascia tuttavia aperte non solo le domande sul come quelle orribili manifestazioni del comportamento umano siano potuto accadere, ma sul perché qualcosa di simile potrebbe nuovamente succedere”.
“Il Giorno della Memoria – ha sottolineato Leon – rappresenta ogni anno un invito forte a non dimenticare mai quello che è stato e ribadisce con forza la necessità di difendere i valori di democrazia e uguaglianza per cui milioni di persone hanno sacrificato la propria vita”.
(Nell’immagine Dario Disegni con l’avvocato Bruno Segre, che fu protagonista della Resistenza, in occasione della cerimonia del Giorno della Memoria 2019)
(20 gennaio 2020)