La scuola abbraccia Liliana
“Noi la tua scorta”

rassegnaGli studenti di tutto il Paese hanno abbracciato Liliana Segre, intervenuta ieri nell’appuntamento annuale di Memoria al teatro degli Arcimboldi di Milano.
Quello intonato dalla senatrice a vita, scrive Repubblica, è stato “un potente inno alla vita, in collegamento streaming con migliaia di classi di tutta Italia”.
Racconta il Corriere: “Ai ragazzi che la ascoltavano in silenzio, oltre duemila, ieri mattina Liliana Segre ha chiesto di fare ‘la scelta’. Quella che distingue gli assassini e gli indifferenti dai giusti. Quella che la senatrice a vita fece nell’aprile del 1945, all’età di 14 anni, negli ultimi giorni di prigionia nel campo di Malchow quando si trovò, per caso, con una pistola gettata accanto ai piedi da uno dei carcerieri nazisti che, in fretta e furia, si stava liberando dall’uniforme per fuggire dall’Armata Rossa in arrivo. Lei non la raccolse”. Significative le parole della ministra Lucia Azzolina, che rivolta alla Segre ha detto: “Siamo noi la sua scorta, tutta la scuola si onora di essere la scorta contro ogni rigurgito negazionista e fascista e contro ogni odio e nella difesa della Costituzione italiana”.

Nel Palazzo della Regione a Milano si inaugura oggi una mostra sulla Brigata ebraica. Repubblica intervista il fiorentino Piero Cividalli, classe 1926, che ne fece parte. Afferma Cividalli: “Sono venuto in Italia da Tel Aviv, anche se ho 94 anni e sono un po’ stanco. Ma sento la necessità di farlo per testimoniare quel che il fascismo ha portato, quel che ha distrutto. Gli italiani non studiano abbastanza la loro storia, stanno diventando indifferenti verso il fascismo che li ha portati a quella rovina che ho visto io nel’45, quando sono venuto con la Brigata ebraica”.

Punita dall’Uefa per i comportamenti razzisti di alcuni suoi tifosi, la Lazio ha deciso di rivolgersi direttamente ai responsabili. Sedici sostenitori biancocelesti hanno così ricevuto una lettera, con una richiesta di risarcimento, firmata dal presidente Claudio Lotito. “Il fatto nuovo – scrive il Corriere – è che Lotito non si è fermato alle parole, ma è andato avanti. Anche se in questo modo ha toccato il settore più caldo del tifo laziale, la curva Nord, con la quale in passato ha avuto duri scontri”.

I temi della Memoria e dell’antisemitismo sono toccati da molti quotidiani. Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino, è intervistato dalla redazione locale del Corriere. Disegni vede il rischio che il Giorno della Memoria “cada nella retorica”, ma anche quello dell’assuefazione. “Il tema – sostiene – è di grandissima attualità, perché l’antisemitismo e il razzismo non sono stati affatto debellati, anzi hanno ripreso un vigore che non ci aspettavamo”.

Si svolgerà giovedì 30 gennaio la cerimonia in ricordo delle vittime napoletane della Shoah organizzata dalla Comunità ebraica, che aveva deciso di non partecipare alla cerimonia istituzionale di posa di pietre d’inciampo in loro ricordo per la presenza dell’assessore alla Cultura Eleonora de Majo, promotrice di istanze di odio contro Israele. Il 30 gennaio, segnala il Mattino, sarà il 76esimo anniversario “della partenza del treno da Milano verso Auschwitz su cui furono deportati anche gli appartenenti alla famiglia Procaccia, ebrei che da Napoli tentarono la fuga quando cominciarono i bombardamenti alleati correndo verso Nord”.

Barbara Pontecorvo ed Emanuele Calò dell’Osservatorio Solomon firmano un intervento congiunto sull’inserto Buone Notizie del Corriere, che parte dai dati del recente sondaggio sull’antisemitismo commissionato a Euromedia Research e mette al centro, come strumento indispensabile, la definizione dell’Ihra.

Sul Manifesto arriva una contestazione, firmata dal direttore di Marea Research Sas, su come questa indagine sarebbe stata raccontata. L’accusa, anche al portale dell’ebraismo italiano, è di aver messo troppa enfasi sui numeri dell’odio antiebraico. “Il vero allarme in Italia – si legge – è l’islamofobia dilagante”. Nell’articolo, con toni inaccettabili, si dice anche che i dati raccolti su Israele dovrebbero spingere le Comunità ebraiche “a chiedere a gran voce che siano rispettati i diritti del popolo palestinese” e far aprire una riflessione critica nei media italiani sul “tema delle violazioni del Diritto Internazionale da parte di Israele”.

L’imam Izzedin Elzir, ex presidente Ucoii, attacca il leader leghista Matteo Salvini per le sue dichiarazioni sull’immigrazione islamica che favorirebbe la crescita dell’antisemitismo. L’imam, le cui parole sono riportate da Repubblica Firenze, dichiara: “L’antisemitismo per i musulmani è come l’islamofobia: infatti anche noi siamo un popolo semita, come quello ebraico”.

Di Salvini e delle sue iniziative contro l’antisemitismo parla anche Claudio Cerasa, direttore del Foglio, rispondendo a un lettore. Scrive Cerasa: “Per difendere il diritto di un ebreo di essere ebreo e per difendere la sua libertà è necessario essere dalla parte di Israele ma non è sufficiente specie poi se si usa la difesa di Israele come un mascara per nascondere le proprie impurità”.

Il Corriere Bologna segnala una situazione di degrado al Memoriale della Shoah cittadino: “Rifiuti, sporcizia, vestiti stracciati e abbandonati, un odore nauseabondo di urina”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(21 gennaio 2020)