Crimini d’odio, i dati dell’Oscad
Tenere alta la guardia di fronte ai crimini d’odio in Italia. È quanto sottolineano dall’Oscad, l’osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori della Polizia con cui l’UCEI da tempo collabora strettamente, che ha presentato ieri i dati sul suo lavoro. “Nel 2019 si sono registrati 969 reati che hanno a che fare con razzismo, identità di genere e disabilità, il 12,7% in meno rispetto ai dati del 2018. Ma si tratta di cifre molto superiori in confronto al 2016, quando si registrarono 736 crimini”, riporta il Corriere della Sera. Altro confronto con il 2016 segnalato sia da Corriere che da Repubblica, l’aumento delle violenze, fisiche e verbali, “che hanno a che fare con razza, etnia, nazionalità o religione: nel 2019 ne sono state segnalate 726, meno delle 801 del 2018 ma molte di più delle 494 del 2016”. Il monitoraggio dei reati, ha spiegato il vice capo della Polizia Vittorio Rizzi, alla guida dell’Oscad, sconta due problemi fondamentali: la mancanza di denunce, che determina una sottostima del fenomeno, e il mancato riconoscimento della matrice discriminatoria da parte delle forze di polizia e degli altri attori del sistema penale. Per il Giornale e il Foglio, l’accento è da porre sulla diminuzione degli atti discriminatori: “bisogna tenere altissima la guardia, ma l’Italia non è un paese finito sott’odio”.
Verona, Segre incompatibile con Almirante. La cittadinanza alla senatrice Liliana Segre non è compatibile con una via intitolata al fondatore del Movimento sociale italiano Giorgio Almirante. Lo afferma la stessa senatrice a vita Liliana Segre, appresa la notizia che il Comune di Verona ha scelto di dedicare un via ad Almirante. “Le due scelte sono di fatto incompatibili, per storia, per etica e per logica – ha spiegato Segre (Repubblica, Corriere, Stampa) -. Un conto è intitolare una strada a Moro o a Nenni. Un conto a chi fu tra i sostenitori del Manifesto della Razza per il quale noi ebrei non eravamo italiani. Il Comune decida. Credevo che quel tempo non ci fosse più in Italia, ora apprendo che purtroppo c’è ancora”. “La Segre vuole decidere i nomi delle strade a Verona”, l’attacco di Libero contro la senatrice. Su La Stampa Mattia Feltri comprende le ragioni della senatrice ma sostiene che Almirante riconsiderò le sue posizioni in fatto di antisemitismo e che senza di lui non sarebbe stata possibile la successiva svolta di Gianfranco Fini. Opposte le considerazioni di Umberto Gentiloni su Repubblica che ricorda il ruolo di Almirante durante il fascismo e la sua incompatibilità con l’onore di una via dedicata.
Lombardia contro antisemitismo. “Condanna rispetto ai tentativi di delegittimazione dello Stato di Israele e di sostegno al suo diritto di difesa dalle organizzazioni terroristiche e dalle minacce dai Paesi che ne invocano l’eliminazione”. Così si è espresso ieri, unanime, il consiglio regionale sulla base di una mozione presentata dalla Lega, che impegna anche il presidente della Regione “a farsi portavoce presso le istituzioni nazionali ed europee per la stesura di un documento o di un codice dal quale emerga una definizione chiara di antisemitismo”. “Il testo propone anche un altro punto, che però non ha raccolto consenso unanime dell’aula – scrive Corriere Milano – ma ha registrato il voto contrario del gruppo M55 e il non voto del Pd. Si tratta della richiesta rivolta al governo nazionale ‘di escludere dai finanziamenti pubblici’ le realtà firmatarie dell’appello Bds (Boycott, divestment and danctions), la campagna globale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele”. Il Giornale ricorda anche come in Regione sia stata inaugurata una doppia mostra dedicata alla persecuzione degli ebrei e alla Brigata ebraica.
Mattarella in Israele. Sbarcherà oggi in Israele il Presidente Sergio Mattarella per partecipare al grande forum sulla Memoria organizzato dal Presidente d’Israele Reuven Rivlin allo Yad Vashem di Gerusalemme. Della delegazione guidata dal Capo dello Stato fa parte la presidente UCEI Noemi Di Segni. Sul significato della visita di Mattarella riflette oggi il quotidiano cattolico Avvenire.
L’Italia non dimentica. Sui dorsi milanesi di Corriere e Repubblica ampio spazio alla visita a San Vittore di Liliana Segre – che dal carcere fu deportata ad Auschwitz insieme al padre – in occasione dell’apposizione di una pietra d’inciampo in memoria dell’agente Andrea Schivo. La Verità presenta invece la mostra dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo dedicata al fondo Egeli. In Toscana, uno dei principali appuntamenti sarà quello di lunedì 27 al Mandela Forum con la partecipazione di migliaia di ragazzi e la presenza delle sopravvissute alla Shoah Andra e Tatiana Bucci, Kitty Braun Falaschi e Vera Michelin Salomon (Repubblica Firenze). Intervistata dal Corriere Torino la scrittrice e traduttrice Elena Loewenthal riflette sul ruolo della Memoria e invita a riscoprire Carlo Levi. La Stampa presenta invece la mostra “Mario Giansone, Memorie di Guerra”, che sarà inaugurata oggi (ore 17.00) presso NH Collection.
Bologna e la Memoria. In un articolo il Corriere Bologna denunciava ieri un grave stato di degrado nella zona del Memoriale della Shoah cittadino. Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica bolognese, sottolinea a Pagine Ebraiche: “Grazie alla buona volontà di studenti e cittadini, il luogo non è quello descritto dal giornale, pur potendo concordare sul fatto che i servizi della nettezza urbana, non sono sempre in grado di intervenire tempestivamente nei confronti di un degrado dovuto all’inciviltà dilagante a Bologna così come in altre località italiane”. Oggi, sempre sul Corriere, lo stesso De Paz interviene con alcune proposte rivolte alle istituzioni (che sono incaricate della tutela del luogo). In particolare afferma: “Bisogna riportare vita in quella piazza, perché il Memoriale della Shoah, oltre che un simbolo importante, è stato il frutto di un percorso intenso di condivisione per la nostra città”.
Urtisti, l’apertura del Comune. Con 38 voti favorevoli e uno solo contrario (Orlando Corsetti del Pd) è stata approvata dall’Assemblea capitolina una mozione che “impegna la sindaca e gli assessori” a valutare per gli urtisti, i venditori dei ricordi, “l’eventuale assegnazione temporanea di alcune postazioni in via delle Muratte tra quelle non occupate dai librai”, “ad aprire un tavolo tecnico con i rappresentanti di categoria”, e a “ricercare eventuali ricollocazioni alternative oltre a quelle identificate dal Tavolo del decoro”, lo riporta il Corriere Roma, che parla di “prima vittoria per i venditori di souvenir, spostati da Fontana di Trevi o dal Pantheon, autori di clamorose proteste”.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked