Not in my name, a Torino
l’ultimo seminario per i giovani
Ultimo appuntamento di formazione per il progetto “Not in my name. Ebrei, Cattolici e Musulmani in campo contro la violenza sulle Donne”, risultato di una collaborazione tra Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Comunità Religiosa Islamica Italiana e Ateneo Pontificio Regina Apostolorum sotto l’egida del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il programma formativo messo in campo da Domitilla Melloni e Raffaella Di Castro vede in questi giorni diversi giovani e giovanissimi riuniti a Torino, nei locali della Comunità ebraica, per il terzo seminario del progetto.
Scopo ultimo di “Not in my name”, presentato in settembre nella sede del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è quello di prevenire e contrastare la violenza nei confronti delle donne, anche in attuazione della Convenzione di Istanbul che afferma la necessità di interventi educativi mirati. Il progetto intende in questo senso “contribuire alla consapevolezza critica e al depotenziamento di pregiudizi, discriminazioni e violenze di genere, attraverso l’affermazione dei valori universali di pace, giustizia, rispetto e amore per l’altro di cui sono portatori i tre monoteismi, nella declinazione specifica di ciascuno”. L’intento è quello di proporre un messaggio positivo, “utile per la società nella sua interezza, proprio a partire dai nuclei fondanti di ciascuna delle tre tradizioni religiose, nella convinzione che essi configgono con qualsiasi fenomeno di violenza e discriminazione, anche all’interno delle proprie comunità storiche”.
I gruppi di lavoro delle tre città confluranno in un incontro finale e plenario a Milano.
(22 gennaio 2020)