Carta velina
Nel settembre 1939 a Les Milles (Aix–en–Provence) fu aperto un Campo di internamento francese per civili austriaci e tedeschi dell’area urbana di Marsiglia classificati Enemy Aliens; dopo il secondo armistizio di Compiègne, il Campo fu trasformato in Dulag controllato dal Reich.
A Les Milles furono trasferiti il compositore e critico musicale Hans Ewald Heller, il direttore e compositore tedesco Adolf Sieberth (ivi diresse un coro maschile), il compositore franco–tedesco Kurt Levy (successivamente trasferito a Gurs), Max Schlesinger (autore dell’inno del Campo sulle musiche di Biancaneve e i sette Nani di Walt Disney) e il compositore tedesco Eric Itor Kahn il quale, prima di ottenere l’autorizzazione a emigrare negli USA, stese la partitura dell’imponente Nenia pro Judaeis qui in haec aetate perierunt per violoncello e pianoforte.
Nel Campo di Les Milles si tenevano concerti quasi ogni sera, da quelli liederistici del pianista e compositore Hans Meyerowitz (nella foto) a quelli dell’orchestra del Campo formata da due chitarristi, un fisarmonicista, due violinisti, un violoncellista, e due musicisti che soffiavano su carta velina avvolta a un pettine; nel gennaio 1942 in una cella chiamata Die Katakombe (in riferimento all’omonimo cabaret di Berlino) fu eseguita la première dell’operetta Les Milles et une Nuits su musiche di Karl Leonhard Märker (successivamente trasferito a Gurs).
In seguito al rastrellamento della comunità ebraica parigina operato dalla polizia francese il 16 e 17 luglio 1942 (chiamato Rafle du Vel’ d’Hiv dal sito presso il quale gli ebrei furono condotti ossia il Vélodrome d’Hiver), molti dei 13.000 ebrei arrestati furono trasferiti presso i Campi di internamento di Drancy, Compiègne, Beaune–La–Rolande, Pithiviers e infine Auschwitz II Birkenau; a Pithiviers il violinista polacco Mendel Zemelman scrisse Unser Mut vet nit gebrokhen su testo in lingua yiddish del polacco Israel–Yehoshua Cendorf, combattente nella Resistenza francese.
Nel giugno 1940 nella Grande Caserne di Saint–Denis (Parigi) il Reich aprì un Campo di internamento per civili britannici e statunitensi, questi ultimi non ancora entrati in guerra contro i Paesi dell’Asse; il Campo denominato Camp des Internés Britanniques godeva di buona assistenza da parte della Croce Rossa e in esso si svilupparono attività teatrali e di intrattenimento musicale.
Nel Campo fu altresì costituita un’orchestra classica di 16 elementi diretti dal pianista, direttore d’orchestra, compositore e arrangiatore britannico Tom Waltham per la quale il pianista britannico Hedley Heaton ricavò gli arrangiamenti orchestrali; ivi il trombettista jazz statunitense Arthur Briggs, dato il divieto di eseguire musica jazz nel Campo, entrò a far parte dell’orchestra classica nonché di un trio vocale con Gay Bafunke Martins e Owen Macauley.
La musica, come la vita, si misura in base alla sua utilità per la crescita dello spirito e della società civile; la musica creata in prigionia, cattività e deportazione divenne essa stessa evoluta spiritualità e Manifesto di lotta per i diritti umani.
Francesco Lotoro