Sanders vince in New Hampshire
“Sarò il primo presidente ebreo”

Con la vittoria al secondo turno delle primarie dem in New Hampshire, ottenuta con il 26% dei consensi, il senatore del Vermont Bernie Sanders ha rilanciato le proprie quotazioni come sfidante di Donald Trump alle prossime elezioni. Già nel 2016 si aggiudicò il maggior numero di consensi in questo Stato, precedendo allora Hillary Clinton. Fu un trionfo, con venti punti di margine. Oggi lo scenario è cambiato, con l’astro nascente Pete Buttigieg che promette battaglia (ma non è il solo). Intanto Sanders ha scritto un piccolo pezzo di storia ebraico-americana: nessuno, espressione di questa comunità, prima di lui si è imposto due volte nello stesso Stato.
Come ricorda la Jewish Telegraphic Agency, rispetto alla scorsa tornata il tema dell’identità è decisamente più rilevante in Sanders. “Nelle interviste e nei suoi interventi pubblici – si legge infatti – Sanders spiega come valori ed esperienze ebraiche lo abbiano spinto verso le sue scelte politiche. Ha poi fatto riferimento al fatto di aver perso dei familiari nella Shoah, ha denunciato con forza l’antisemitismo e rilasciato un video in cui dichiarava di voler essere il primo presidente ebreo nella storia di questo Paese”. Complesso invece il suo rapporto con Israele. Se da un lato ha infatti difeso il diritto dello Stato ebraico ad esistere e difendersi, parole particolarmente critiche sono state più volte indirizzate al governo Netanyahu. Riferendosi all’ultimo piano di pace promosso da Trump, Sanders lo ha definito “inaccettabile” e al contempo ha sostenuto l’urgenza che Israele “ponga fine all’occupazione”.

(12 febbraio 2020)