“L’Ue sia solidale con l’Italia
e non ostacoli le nostre azioni”

rassegnaAmpio spazio sui quotidiani italiani al duro e insolito monito del Capo dello Stato Sergio Mattarella all’Unione europea dopo il crollo delle borse – in particolare di Milano – dovuto alle affermazioni della presidente della Bce Christine Lagarde: “Non siamo qui per chiudere gli spread”, ha dichiarato Lagarde, generando il panico nei mercati azionari, quello italiano in testa, con l’aumento dello spread sul Bund tedesco. Per questo Repubblica parla di “Disastro in Borsa”, rilanciando le parole di Mattarella: “L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione”. Tutte le istituzioni italiane si sono mosse per chiedere rispetto ai vertici Ue e Lagarde, riporta il Corriere, in serata ha aggiustato il tiro: “Sono pienamente impegnata ad evitare qualsiasi frammentazione dell’area euro in un momento difficile. Gli spread elevati inficiano la trasmissione della politica monetaria”.

Italia vs coronavirus. “Se necessario faremo anche altre scelte coraggiose”, lo afferma al Corriere il ministro degli Interni Luciana Lamorgese, aprendo a possibili nuove misure ancora più restrittive per il contenimento in Italia del contagio da coronavirus. I dati al momento, riporta Repubblica, non sono rassicuranti con un aumento ancora significativo dei contagi nelle 24 ore da martedì a mercoledì (oltre 2mila). “Molti cittadini – afferma Lamorgese – non hanno ancora compreso che uscire di casa senza un valido motivo e rimanere a stretto contatto con amici e parenti è da irresponsabili perché il virus è più veloce e più furbo dei nostri piccoli espedienti per aggirare le ordinanze. Dobbiamo agire subito con determinazione per arginare l’epidemia e, dunque, al di la dei divieti tutti dovrebbero cambiare II proprio stile di vita”.

Israele, il coronavirus e il governo di unità nazionale. L’emergenza sanitaria potrebbe portare alla tanto attesa formazione di un governo in Israele: “di fronte a un’epidemia che continua ad accelerare, nonostante misure sempre più restrittive messe in campo dal governo, il leader dell’opposizione Benny Gantz è adesso pronto a entrare in un esecutivo di salvezza nazionale assieme al rivale, il premier Benjamin Netanyahu”, riporta La Stampa. Ora che il quadro del contagio anche in Israele preoccupa – seppur sia uno dei paesi che ha preso sin da subito misure restrittive per isolare i confini – Netanyahu ha chiesto “governo di emergenza, senza esitazioni” per un periodo di tempo “limitato”. Il presidente Rivlin ha appoggiato l’iniziativa ed esortato a “fare tutto il possibile per concentrarci su questo compito”, ovvero sconfiggere il Covid-19. L’emergenza, ricorda il quotidiano torinese, potrebbe influenzare anche l’iter del processo a Netanyahu, che dovrebbe iniziare il prossimo 17 marzo.

Health Bonds. L’ex Presidente del Consiglio Mario Monti, in un editoriale pubblicato dal Corriere della Sera, analizza la situazione economica del Paese di fronte all’emergenza sanitaria e propone l’introduzione di Buoni per la Salute Pubblica (o Health Bonds) sul mercato internazionale volti a finanziare “strutture sanitarie di alto livello in tutto il Paese”.

Un gps per seguire il virus, l’idea d’Israele. Diverse iniziative in tutto il mondo sono state prese per contenere e tracciare il contagio da Covid-19. Nel raccontarne alcune, il Sole 24 Ore cita l’esperienza israeliana: “ogni cittadino contagiato viene tracciato tramite il sistema Gps del suo smartphone e inserito in una mappa pubblica e anonima che chiunque può consultare. Una mappa in costante aggiornamento che indica i luoghi (con data e orario) frequentati dai contagiati. Una cartina del tutto anonima, che non fornisce i dati delle persone infette, e che consente a chiunque ha frequentato gli stessi luoghi in quelle ore di mettersi in autoisolamento”.

Germania, Afd sotto la lente dei servizi. L’agenzia di sicurezza interna tedesca ha annunciato che saranno messe sotto sorveglianza frange estremiste all’interno del partito dell’ultradestra Afd. “Controlleremo l’attività politica e pubblica di coloro che all’interno del partito appartengono al cosiddetto gruppo Flügel sostenuto apertamente da estremisti di destra o neonazisti”, l’annuncio del capo dei Servizi Haldenwang. Quest’ultimo, scrive Repubblica, “ha anche ricordato che i fanatici di destra in Germania sono circa 32mila, di cui 13mila potenzialmente violenti”.

Segnalibro. “Due amici ebrei lontani e inseparabili”, così il Venerdì di Repubblica riassume il rapporto tra il filosofo Walter Benjamin e il grande studioso di mistica ebraica Gershom Scholem, presentando il nuovo volume edito da Adelphi: Archivio e camera oscura. Carteggio 1932-1940, a cura di Saverio Campanini. Il volume raccoglie lo scambio epistolare tra i due -Benjamin scrive da Parigi mentre Scholem da Gerusalemme – da cui emerge la loro amicizia ma anche l’affresco di un’Europa sempre più cupa. “Due angosce che nella sfida della distanza – scrive Avvenire – trovano come tenere viva la tensione amicale, due stati d’animo che si interfacciano e si parlano”. Il Corriere 7 presenta invece la biografia Susan Sontag. Her Life and Work curata da Benjamin Moser dedicata alla scrittrice, regista e filosofa americana. Nel volume si fa riferimento all’identità ebraica di Sontag e alla sua omosessualità. “Entrambe le identità le appartengono. – scrive il Corriere 7 – Lei però non le rivendica, per paura dello stigma che si portano dietro. All’epoca l’omosessualità è ancora considerata una malattia. Da bambina Sontag è stata vittima di un’aggressione antisemita. In generale rifiuta ogni etichetta”.

Il virus razzista. “Il giudeovirus è peggio del Coronavirus”, è la frase demenziale e vergognosa di Henry de Lesquen, politico francese noto per le sue esternazioni antisemite, razziste e xenefobe. Questa ennesima idiozia è stata pronunciata, riporta Repubblica nella rubrica Pietre, in Svizzera in una riunione di estremisti di destra. Sul tema del razzismo, duro editoriale di Gad Lerner sul Venerdì di Repubblica contro il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Non occorreva attendere – sostiene Lerner – la sua recente sortita sui cinesi che mangiano i topi vivi e non si lavano le mani per stabilire che Luca Zaia è un razzista”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked