Essere Comunità in tempo di crisi,
i suggerimenti della rete europea

Tutta la programmazione di primavera è ovviamente saltata. Ma anche lo European Council of Jewish Communities, organizzazione ebraica che assiste da oltre mezzo secolo le Comunità di tutta Europa anche attraverso seminari, convegni e occasioni di incontro su temi specifici, non resta con le mani in mano. Dieci i consigli che ha scelto di condividere per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Una prova dura, viene premesso, “che ci chiama a dimostrare di essere comunità e responsabili l’uno con l’altro”.
Al primo punto, l’invito a costituire task force che mettano insieme profili con diverse conoscenze. A partire, naturalmente, da quelle mediche e sanitarie. Il secondo punto riguarda invece l’alimentazione di un contatto costante tra Comunità e iscritti, anche attraverso numeri di telefono, gruppi Whatsapp e ogni altra iniziativa necessaria a tenere aperta la relazione. Fondamentale inoltre una cernita dei soggetti ritenuti più vulnerabili, con l’invito alla costituzione di gruppi di volontari su cui gli stessi possano far riferimento per le loro necessità. Il quarto suggerimento è quello di condividere sempre gli aggiornamenti più significativi, sul tema delle disposizioni sanitarie progressivamente impartite alla popolazione, con il proprio database. Tema affine al quinto punto, in cui si chiede di condividere anche quegli schemi e quei grafici in circolazione che aiutano a prevenire il contagio. La sesta raccomandazione è invece dedicata al potenziamento di ogni pratica che favorisca la massima igiene possibile. Mentre la settima invita a sviluppare al meglio il lavoro a distanza, attraverso le diverse possibilità oggi offerte dalle moderne tecnologie. In ogni comunicazione al pubblico in tempo di crisi, si legge, è importante che traspaiano “presenza e calma”. Altri consigli utili sono quelli di creare una lista di contatti condivisa tra i leader comunitari e lavorare affinché nessuno in Comunità sia impossibilitato a reperire beni di prima necessità.

(15 marzo 2020)