Michele Sciama (1941-2020)
“Ho lavorato con Micky per diversi anni. Era una persona splendida con cui ho costruito un rapporto di amicizia speciale. Da parte mia e di tutta la Comunità voglio esprimere il nostro cordoglio e affetto alla famiglia”. Così il presidente della Comunità ebraica di Milano Milo Hasbani nel dare l’ultimo saluto a Michele (Micky) Sciama, scomparso nelle scorse ore all’età di 79 anni. “Amico di tutti, persona sempre sorridente allegra e disponibile” lo ricorda la presidente nazionale Adei Wizo Susanna Sciaky, mandando un pensiero in particolare alla figlia Stefania (consigliera Adei Wizo a Milano).
Segretario generale della Comunità di Milano per diversi anni, Sciama ha fatto parte integrante del Consiglio della Fondazione Scuola ebraica e della Fondazione del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea. Proprio il direttore del Cdec, Gadi Luzzatto Voghera, ha voluto ricordarlo con il contributo che proponiamo di seguito:
Fra le bellissime immagini che aveva donato all’archivio della Fondazione CDEC, quella che vi mostriamo è particolarmente bella. E’ stata scattata al Cairo nell’agosto del 1941 e raccoglie numerosi cugini delle famiglie Sciama e Harari. Manca lui, Michele (Micky) Sciama che era nato solo pochi mesi prima in quella città, il 18 maggio. Era una persona particolarmente legata alla famiglia e a quella della comunità ebraica egiziana. La vita lo aveva portato a studiare a Londra, dove si era laureato in ingegneria, e successivamente a Milano, dove per decenni era stato prima dirigente d’azienda e poi, dal 1993 al 2007, segretario generale della Comunità ebraica. Terminata la sua esperienza professionale aveva messo a disposizione dell’ebraismo milanese e della Fondazione CDEC le sue competenze e il suo entusiasmo. Una forza travolgente, un fuoco che lo animava e che costringeva chi gli stava accanto a condividere la sua progettualità. Micky è stato fra i principali animatori del progetto Edoth (comunità), che si occupa di raccogliere le testimonianze degli ebrei costretti nel secondo dopoguerra ad abbandonare le comunità del Mediterraneo, dalla Siria al Libano, dalla Libia all’Iran e appunto all’Egitto. Si era fatto promotore e tramite di numerosissime interviste a ebrei egiziani e la loro testimonianza, che arricchisce la collezione del CDEC, sarebbe stata impossibile senza l’indispensabile ruolo giocato da Micky Sciama. Innamorato della sua bella famiglia, della moglie Viviane e delle figlie Dalia e Stefania, è stato negli ultimi anni punto di riferimento della Fondazione Scuola Ebraica di Milano e ha dato un contributo fondamentale al reperimento di risorse e all’organizzazione dei bilanci della Fondazione CDEC. Il suo sogno, negli ultimi tempi, era stato quello di organizzare un grande evento, un concerto da offrire alla città di Milano per finanziare il CDEC. Lo avevamo incontrato in una prima riunione organizzativa proprio pochi giorni fa. Realizzeremo il concerto in suo nome e nel suo ricordo, per onorarne la memoria e per combattere quel virus che non produce solo statistiche, ma ci priva della presenza di persone, di amici, di fratelli. Micky Sciama ci mancherà, Baruch Dayan HaEmet.
Gadi Luzzatto Voghera, Direttore Fondazione CDEC