I rappresentanti dell’ebraismo francese: “Contro il virus, serve responsabilità”
“Abbiamo l’obbligo di seguire alla lettera le direttive del governo. Questa è l’applicazione del principio della ‘Dina demalkhutta dina’, la legge dello Stato ha forza di legge”. È il messaggio inviato alle Comunità ebraiche francesi dal rabbino capo di Francia Haim Korsia assieme al rabbino capo di Parigi Michel Gugenheim e al presidente del Concistoro centrale israelita Joel Mergui. Un appello a tutto l’ebraismo transalpino a seguire le indicazioni del governo francese, che proprio in queste ore ha attivato misure molto simili a quelle adottate dall’Italia: da mezzogiorno e per almeno 15 giorni nell’intero paese ci saranno restrizioni e limitazioni, ha annunciato in serata il presidente Emmanuel Macron. Si potrà uscire di casa “soltanto per fare la spesa, per motivi sanitari, andare al lavoro, e per fare un po’ di attività fisica, ma senza incontrarsi con altri”, ha dichiarato Macron, ammonendo anche di non riunirsi nei parchi. “Siamo in guerra”, ha detto il presidente francese, facendo appello “all’unità nazionale” per sconfiggere la pandemia.
“Dopo la dichiarazione solenne del Presidente della Repubblica, dobbiamo prendere la nostra parte di responsabilità civica in questa guerra, perché è una sola per tutti. – hanno scritto in queste ore i tre rappresentanti dell’ebraismo francese – Per esempio, molte sinagoghe hanno chiuso perché non hanno potuto rispettare le istruzioni che abbiamo imposto precedentemente o perché si trovavano in zone ad alta densità di popolazione colpita dalla pandemia. Hanno fatto la cosa giusta. Altre sinagoghe hanno rispettato il rigido limite di 15 persone e la distanza di sicurezza di due metri […]. Hanno fatto la cosa giusta”. È importante sapere, affermano rav Korsia, rav Gugenheim e Mergui, quando chiudere completamente e quando tenere aperta una sinagoga, nel rispetto dei limiti disposti dalle autorità. Una delle grandi sfida è “non farsi prendere dal panico, comportarsi con serenità, calma e tranquillità. ponderata, senza mai minimizzare il rischio reale. […] Tutti noi dobbiamo rispettare la limitazione assoluta dei viaggi e dei contatti sociali e persino con i familiari”.