La cultura resta viva
Mentre tutto viene sospeso e si resta rinchiusi nelle proprie abitazioni, l’arte offre ancora una volta delle emozioni. La cultura resta viva come testimonianza ed insegnamento. Come dà rilievo l’Enciclopedia Treccani: “È l’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza, rielaborandole peraltro con un personale e profondo ripensamento così da convertire le nozioni da semplice erudizione in elemento costitutivo della sua personalità morale, della sua spiritualità e del suo gusto estetico, e, in breve, nella consapevolezza di sé e del proprio mondo”. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, in questa terza guerra mondiale nella quale l’umanità intera fronteggia un nemico invisibile da un lato, ma dall’altro l’uomo presta anche attenzione ad ogni suo simile sia per essere d’aiuto che come eventuale pericolo, ci si può arricchire attraverso diverse visite on-line di siti culturali. Certo, non è come vedere un’opera da vicino, ma permette comunque di analizzare ed indagare sul pensiero di un artista, la sua scelta cromatica e coloristica, le sue motivazioni nella scelta di un soggetto, i compimenti, le pose, i dettagli. La nascente Fondazione Eva Fischer inizia un percorso di “Neo-Risorgimento” attraverso la cultura da trasmettere con la mostra on-line “Olimpiart 2020 – I giochi continuano”, nella quale vengono esposte delle litografie e delle incisioni (acqueforti ed acquetinte) presenti nel suo archivio. La tematica è legata agli sport e scopriamo come grandi firme dell’arte nazionale ed internazionale nel XX e nel XXI secolo, hanno rappresentato varie discipline: dagli atleti antichi di Marzullo, alle moviole calcistiche di Corrado Cagli, dai tuffatori di Giancarlo Audino al “derby d’Italia” rappresentato da Carlo Levi. Chi vincerà la partita di basket di Ugo Attardi ed infine oltre alle sue memorabili biciclette, quali campionati vinceranno lo sciatore o il tennista di Eva Fischer? Mente e fisico vengono accomunati per aiutare l’essere a sopravvivere in piena forma. L’anima di questa mostra è rappresentata dall’arte come portatrice sana di cultura che resiste ad ogni agente patogeno. Il patrimonio di conoscenze del passato viene proiettato nel futuro, come testimone energetico per il dopo virus. La mostra è stata presentata il 26 marzo ed è visibile 24 ore al giorno sul canale Youtube della Fondazione Eva Fischer. Non sono previsti giorni di chiusura e l’orario è continuato. L’ingresso è gratuito.
Alan Davìd Baumann
(2 aprile 2020)