Gli ebrei italiani e l’emergenza
“Siamo comunità, anche a distanza”

Schermata 2020-04-07 alle 11.08.43La resilienza degli ebrei italiani al tempo del Coronavirus. La sfida di essere Comunità, unita anche a distanza. E la sfida di lasciare un segno anche in questi tempi difficili. Si è aperta con un’intervista a Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la nuova iniziativa del World Jewish Congress: una serie di web talk con protagonisti del mondo ebraico, delle istituzioni e della diplomazia.
“In Italia è come se ogni giorno fosse Tisha Be Av. Il Paese è stato duramente colpito, ma sta reagendo. Anche con le sue eccellenze. I cittadini – ha sottolineato Di Segni – stanno dando fiducia al governo e alle scelte che sono state prese”.
Anche il mondo ebraico, ha proseguito la Presidente UCEI, sta facendo la sua parte. Sia sul fronte interno che esterno. Con apporti di tipo sociale, umanitario, culturale. “Offriamo quotidianamente, a distanza, una serie di attività distribuite lungo l’intero arco della giornata. Sono attività per tutte le fasce d’età e per tutti gli interessi. L’idea è che anche in queste circostanze particolari si debba essere Comunità, una Comunità nazionale. Sento un grande apprezzamento. È un sentimento che dà calore”. Significativa tra le altre l’opportunità che vi è stata di “riscoprire alcune tradizioni” legate alla festa di Pesach. Tra i momenti più emozionanti citati dalla Presidente UCEI la lettura in streaming della Meghillat Ester sui canali social dell’Unione, seguita con partecipazione da tutta Italia.
L’intervista si è focalizzata anche sulla sfida della responsabilità e sulla minaccia dell’antisemitismo, che potrebbe come spesso accade ulteriormente rafforzarsi in tempo di crisi. Di Segni al riguardo ha citato il quadro del pittore Giovanni Gasparro, dedicato al Simonino e volto a diffondere un sentimento antiebraico.
Schermata 2020-04-07 alle 11.09.58Una vicenda richiamata anche in successivo collegamento con l’American Jewish Committee, che ha messo a confronto l’esperienza ebraica italiana con quella di altri Paesi. Insieme alla Presidente Di Segni erano ospiti della videoconferenza il direttore della Rothschild Foundation Ron Azogui; il presidente del comitato di coordinamento delle organizzazioni ebraiche belghe Yohan Benizri; la vicepresidente del British Board of Deputies Sheila Gewolb e il rabbino capo di Polonia rav Michael Shudrich.
Anche in questa circostanza l’occasione per fare il punto sulle maggiori criticità che si stanno affrontando, ma anche per riflettere insieme su come agire per costruire nuovi orizzonti di consapevolezza e speranza.

(7 aprile 2020)