Memoria viva, le parole di Edith
Oggi il dialogo con i giovani

ediÈ il giorno in cui tutto, per due minuti, si blocca. Suona la sirena e in Israele i mezzi pubblici e privati interrompono la propria corsa. Al lavoro, a scuola, per strada: nessuno, durante quei secondi di raccoglimento, si muove. Yom Ha Shoah, il giorno che nel calendario ebraico ricorda lo sterminio nazifascista, è un appuntamento particolarmente sentito in Israele ma anche in tutte le Comunità ebraiche del mondo.
Le restrizioni in corso per l’emergenza sanitaria hanno impedito l’organizzazione di cerimonie pubbliche. Ma l’impegno di Memoria non si è allentato, non più in spazi fisici ma attraverso piattaforme virtuali con alcune iniziative che hanno visto l’intervento tra gli altri del Presidente israeliano Reuven Rivlin.
Anche in Italia Yom Ha Shoah è occasione di confronto e riflessione sulla sfida della Memoria viva. E come in Israele anche a Roma, nel quartiere ebraico, è risuonata stamane la sirena.
L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in collaborazione con i movimenti giovanili Hashomer Hatzair e Bnei Akiva, ha organizzato per questo pomeriggio una conversazione con Edith Bruck, scrittrice, poetessa e Testimone della Shoah di origine ungherese.
L’incontro prenderà il via alle 17 e sarà trasmesso sul canale social UCEI. Insieme a Bruck il docente universitario Andrea Bienati.

(21 aprile 2020)