L’appello di Staffetta Democratica
“Nessuno sia lasciato indietro”
“In questi giorni emerge la difficoltà nel dare risposta alle tante istanze e necessità, nella programmazione della cosiddetta fase due, in concomitanza di una persistente fase uno, soprattutto in ambito sanitario; il numero dei decessi giornalieri è stazionario da oltre una settimana e non sembra accennare alla decrescita sperata. Siamo consapevoli che il Covid-19 non sparirà definitivamente il 5 maggio e che ci saranno ancora contagiati e malati, ma ci preoccupa la situazione in cui versano migliaia di persone affette da altre patologie alle quali sono state rinviati, in questi due mesi, interventi, visite, controlli. Tra questi si richiama l’attenzione su quelli che necessitano di una assistenza continuata con il relativo monitoraggio, ai diabetici, ai dializzati e anche a tutti quelli che necessitano di controlli periodici o follow-up come i malati oncologici. Pensiamo alla situazione di chi si è visto rinviare un intervento chirurgico lungamente atteso e vede così allontanarsi la speranza della guarigione”.
È quanto scrivono in una lettera al Premier Giuseppe Conte, al Ministro Roberto Speranza e al Capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli le esponenti di “Staffetta democratica”, un gruppo di donne professioniste di cui fanno parte anche la parlamentare del Pd Donata Lenzi e l’ex Consigliera UCEI Eva Ruth Palmieri.
“Pur nella comprensione del momento – si legge nella petizione, inviata per conoscenza anche ai ministri Roberto Gualtieri ed Elena Bonetti – si deve guardare avanti altrimenti finiremo per contare sia il numero dei decessi causati direttamente dal Coronavirus sia quelli causati indirettamente dal Covid-19 per mancanza della prosecuzione dei controlli periodici e di follow-up, anche oncologici, non rientranti attualmente nella definizione di prestazioni urgenti”.