L’impegno Adei nell’emergenza
“Siamo senza fiato nel vedere quante siano le persone infettate e decedute in Italia a causa del virus e ancora non si vede la fine di questo incubo, ma non bisogna fermarsi e anzi la nostra associazione deve moltiplicare gli sforzi per dare, per quanto possibile, risposte adeguate”. Così la Presidente Nazionale Adei Wizo Susanna Sciaky che in questi giorni ha affrontato il tema Covid 19 con le varie sezioni italiane. In questi giorni sono giunti alla presidenza italiana messaggi di solidarietà provenienti dalle federazioni Wizo di tutto il mondo, allarmate nel vedere il nostro paese in cima alle classifiche mondiali della pandemia. Il contagio colpisce persone di ogni età, soprattutto le persone anziane e le misure restrittive, che sono assolutamente necessarie, hanno stravolto le nostre abitudini, limitato al massimo i contatti sociali e di conseguenza portato all’isolamento chi vive solo. Come una storica adeina ottantenne che afferma: “Mi sembra quasi di rivivere il periodo della guerra, quando dovevamo stare rintanati nei rifugi senza poter uscire. Quest’anno per la prima volta non ho potuto riunire tutta la famiglia per Pesach, è stato un gran dolore per me non poter rivedere figli e nipoti.” Ascoltando le preoccupazioni di tante persone l’Adei Wizo ha provato a dare una risposta adatta a questo tempo che rende ancora più vulnerabili soggetti già deboli come gli anziani, i bambini, i disabili. Per “stare vicini, restando lontani” può essere utile un gesto semplice come una telefonata: i Consigli Adei Wizo di Roma e Firenze ad esempio si sono attivati per chiamare le socie per dialogare con loro; hanno scelto inoltre di mantenere i contatti tra le socie anche rilanciando l’uso dei social network.
“Il Coronavirus non ferma l’Adei Wizo: abbiamo organizzato eventi fruibili online, stando a casa e aperti a tutti” ha sottolineato la Presidente Sciaky. “Non vogliamo che l’isolamento, necessario per contenere la pandemia, crei solitudine e senso di abbandono. E’ un altro modo per essere vicine alle donne e per aiutarle a vivere l’ebraismo e l’impegno per Israele”.
Le federazioni Wizo in tutto il mondo fanno in questi giorni proposte online, dai temi di attualità, a quelli religiosi, culturali o sul tempo libero: dalle videoconferenze sull’emergenza Covid 19 (Wizo francese), agli incontri su Yom-Haatzmaut, ai dialoghi con artisti ebrei, alle gustose ricette in conferenze su un tema quanto mai attuale “An apple a day keeps the doctor away” (USA Florida); oppure simpatici videomessaggi per accompagnare la tradizionale preparazione della prima hallà dopo Pesach (Wizo spagnola). La sede italiana propone un programma di videoconferenze come “L’isolamento degli anziani ai tempi del Coronavirus “con la psicologa Michal Shealtiel Panzer, o il Corso di Yoga in collaborazione con l’Associazione “Il Melograno Solidarietà Ambiente Cultura” condiviso su whatsapp postato anche su Youtube e una campagna di raccolta fondi per continuare a sostenere i progetti Wizo in Israele. In questo periodo la World Wizo ha dovuto chiudere provvisoriamente alcuni progetti e ben 6.000 impiegati sono rimasti al momento senza lavoro. Grazie ai volontari in Israele però restano attive iniziative come le linee telefoniche aperte 24 ore su 24 per la prevenzione della violenza domestica. Non chiudono servizi Wizo in Israele come le strutture per anziani, i rifugi per donne maltrattate e le loro famiglie, i centri di accoglienza per teenagers a rischio e per i giovani senza fissa dimora. “Questa è la Wizo – ha dichiarato la Presidente mondiale Esther Mor – un’organizzazione di eccellenza, dedizione e solidarietà. Il Covid 19 ha cambiato la nostra vita, ma sono certa che insieme possiamo farcela e che torneremo gradualmente a vivere giorni pieni di iniziative e di soddisfazioni”. L’Adei Wizo è concretamente vicina a quanti si sono ammalati di Coronavirus e agli operatori sanitari, per questo partecipa alla sottoscrizione promossa da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Associazione Medici Ebrei (AME) per sostenere le strutture assistenziali. I fondi saranno raccolti dall’AME e devoluti in particolare alle residenze per anziani e alle strutture di ricovero che in questo periodo di emergenza sanitaria sono più in difficoltà. “Il mio pensiero va ai molti che si sono ammalati e a chi tra questi non ce l’ha fatta” prosegue Sciaky. “La cifra della Wizo è la sorellanza: una forza tutta femminile. Insieme, con amore e coraggio, supereremo questa fase per rilanciare, più forti di prima, l’impegno a favore delle donne, bambini e di chi è in difficoltà”.
Giovanna Micaglio Ben Amozegh, Adei Wizo
(23 aprile 2020)