Fumetto – La storia di Harvey Kurtzman
Il 21 febbraio del 1993 moriva Harvey Kurtzman, co-fondatore della rivista satirica Mad insieme a William Gaines. Un personaggio incredibile nella sua storia triste ed entusiasmante allo stesso tempo. Era nato a Brooklyn nel 1924. Durante il servizio militare aveva prestato la sua mano di disegnatore per le riviste Yank e The Army Weekly. Poi nei primi anni cinquanta entra nella EC Comics di Gaines. Inizia il periodo più creativo, emozionante e fantastico per la storia del fumetto di quegli anni. Gaines e Kurtz danno vita insieme Al Feldestein, Wally Woods, e tanti altri a riviste di fumetti come Weird Tales, Crimen SuspenStories, Frontline Combat and Two-Fisted Tales. Queste ultime due in particolare si trasformarono in una ricerca costante e puntuale su storie di guerra, in molti casi documentate su fatti veri.
Kurtz ama dirigere la produzione in ogni dettaglio, le sue sceneggiature sono molto dettagliate e disegnate. Kurtz realizzava delle bozze disegnate indicando con precisione cosa doveva essere realizzato in ogni vignetta. Un lavoro di altri tempo, anche per l’epoca, diverso dalle tecniche di scrittura che saranno introdotte negli anni successivi da Stan Lee e altri autori di supereroi. Nasce anche Mad, la rivista di satira più famosa e tradotta nel mondo. Le sue copertine hanno ispirato autori come Crumb, futuro collaboratore di Kurtzman.
Quando finisce il sodalizio con Gaines, Kurtzman crea altre due riviste di satira: Humbug e Trump, per poi creare nel 1960 la rivista Help! dove lavoreranno autori come Terry Gilliam e Robert Crumb. In realtà anche questo progetto non avrà fortuna come gli altri e Kurtzman finirà nella corte di Hefner e di Playboy realizzando dal 1965 la serie a fumetti Little Annie Fanny che curerà fino al 1988. Questa sarà la collaborazione più controversa per lo stesso autore, così scrive il critico e giornalista Gary Groth: “le sue collaborazioni con a Playboy furono dannose alla sua creatività. Harvey aveva una sua dirittura morale a cui teneva e che traspariva dalla visione satirica che aveva della società”.
Harvey Kurtzman in realtà non ha mai raccolto veramente quanto seminato in termini produttivi e creativi. Mad fu una fortuna per la EC Comics e Gaines, così come Little Annie Fanny fu un compromesso tra l’esigenza di lavorare e la sua moralità.
Ora Denis Kitchen e Paul Buhle ripercorrono la sua storia creativa in un corposo volume edito dalla Abrams Comicsarts di New York. 240 pagine di foto, bozzetti, storie, testimonianze che raccontano la sua storia. Kurtz probabilmente rappresenta il collegamento più vivo e pregnante dell’umorismo ebraico con il fumetto statunitense. Non ci sono personaggi, neanche il mitico Superman, ad essere stati “riscritti” da Harvey. Il suo umorismo raggiungeva ogni aspetto della vita quotidiana, così come nelle storie di guerra o horror il realismo era tale da essere quasi visionario.
Sfogliando questo libro-enciclopedia si ride, si riflette, si pensa. Perché questo è il dono dell’umorismo… abbattere gli idoli per svelare la realtà.
Andrea Grilli