Londra – 15/17 febbraio 2009, conferenza interparlamentare contro l’antisemitismo
Relazione di Betti Guetta (CDEC) su The London Conference on Combating Antisemitism Londra 16 – 17 febbraio 2009:
La conferenza è stata organizzata Inter-Parliamentary Coalition for Combating Antisemitism (ICCA), il Parlamento Britannico e il Ministero degli Affari Esteri .
All”iniziativa hanno partecipato 95 parlamentari provenienti da 35 paesi (Europa, Stati Uniti, Canada, Australia, Sud Africa, Russia, Israele) e 50 esperti. Tra questi ultimi la collaboratrice del CDEC Betti Guetta.
La conferenza segna l’evento inaugurale della Inter-Parliamentary Coalition for Combating Antisemitism (ICCA), organizzazione ombrello che riunisce parlamentari di tutto il mondo direttamente coinvolti nella lotta all’antisemitismo. La Coalizione si prefigge come scopo principale la condivisione di esperienze e conoscenze, best practice a livello di parlamenti e la diffusione di raccomandazioni per combattere in maniera più efficace l’antisemitismo nelle sue varie manifestazioni.
La Conferenza si inquadra nel contesto delle numerose iniziative che da anni il Governo britannico porta avanti nella lotta all’antisemitismo.
La Conferenza ha radunato i principali parlamentari interessati alla questione e impegnati a combattere l’antisemitismo, il razzismo e tutte le forme di intolleranza.
I lavori sono stati inaugurati e conclusi dal parlamentare John Mann, Presidente del Comitato contro l’antisemitismo.
Il programma della conferenza è stato il seguente:
16 febbraio – Parlamento Britannico, si sono tenuti 4 gruppi di lavoro di esperti, due al mattino e due al pomeriggio per cui ognuno aveva la possibilità di assistere a due gruppi di lavoro
1) Sferrare un colpo: combattere l’ antisemitismo nella sfera politica
2) Antisemitismo “taglia e incolla”: combattere l’odio in internet
3) L’importanza di fatti e cifre, documentazione e sondaggi
4) Il discorso antisemitico e la demonizzazione di Israele nei media e nella letteratura
Io ho partecipato ai gruppi 2 e 4 che ritenevo essere quelli più rilevanti dal punto di vista della realtà italiana.
Tra gli esperti che hanno partecipato ai lavori di gruppo ne cito alcuni:
Abraham H.Foxman, direttore nazionale dell’Anti- Defamatio League (ADL) dal 1987.
Denis MacShane membro del Parlamento, delegato al Consigli d’Europa e all’assemblea parlamentare della Nato. Ha pubblicato molti libri di politica internazionale. il suo ultimo libro Globalising Hatred: the New Antisemitism è stato pubblicato nell’ottobre del 2008.
David Harris, direttore esecutivo dell’Anti- Defamation League (ADL) dal 1990.
Michael Whine, direttore del Government and International Relations at the Community Security Trust (www.thecst.org.uk), che garantisce la difesa e la sicurezza ai servizi della comunità ebraica
Matt Seaton, al quotidiano Guardian dal 2000 coordina il Comment is free il sito di commento del Guardian on line.
David Toube, avvocato, associato a una società legale di Londra, blogger.
Ronald Eissens, direttore generale di Magenta Foundation (www.magenta.nl), una fondazione ngo per i diritti umani e l’antirazzismo. Responsabile di progetti nazionali e internazionali su antirazzismo e i diritti umani. Esperto in antisemitismo, negazionismo e internet; esperto OSCE sull’odio in rete
Anthony Julius, avvocato procuratore a Londra, Visiting professor al Birkbeck College alla London University. Autore tra l’altro di T.S. Eliot, anti-Semitism and literary form. In autunno è prevista la pubblicazione di una Storia dell’antisemitismo inglese per la Oxford University Press.
Mark Gardner, direttore della Comunicazione del Community Security Trust (CST) l’organizzazione che rappresenta la Comunità ebraica sui temi della sicurezza, della politica e dell’antisemitismo. Autore di molte analisi sull’antisemitismo contemporaneo.
David Hirsh, esperto di antisionismo come movimento politico e delle sue relazioni con l’antisemitismo. Autore di Anti-Zionism and Antisemitism: Cosmopolitan Reflection pubblicato da Yale Initiative
Joel Kotek, insegnante alla Free University of Brussels e all’Institut d’Etude de Paris studioso di cartoons. Ha appena pubblicato Cartoons and Extremism: Israel and the Jews in Arab Western Media edito da Vallentine Mitchell .
17 febbraio, si è tenuta una sessione plenaria al Ministero degli Esteri Britannico
sessione I: Il ruolo del Parlamento
sessione II: antisemitismo e società civile
sessione III: Rimedi legali
sessione IV:Discussione finale e Dichiarazione di Londra
Alla serata di gala ha partecipato come ospite d’onore il Ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha fatto una analisi dell’antisemitismo nelle sue forme passate e presenti
Rispetto alla prossima Conferenza di revisione di Durban convocata a Ginevra il prossimo Aprile – ha annunciato che l’Italia nel caso che la preparazione dei documenti proseguisse nei termini attuali, valuterà la possibilità di non partecipare. Il Ministro è stato applaudito a lungo.
La Conferenza ha sottolineato l’urgenza di una forte azione istituzionale e la necessità di un lavoro comune attraverso la creazione di un network che operino nel campo dei leggi, dell’educazione, della formazione e nei media, con una particolare attenzione a internet
I lavori si sono conclusi con una Dichiarazione (La Dichiarazione di Londra) condivisa da tutti i Parlamentari che riprende con decisione le Dichiarazioni di Berlino del 2004 (Osce) e che pone fortemente l’attenzione sulla necessità di individuare e monitorare la minaccia di antisemitismo, svolgere un importante lavoro di educazione e formazione, approfondire i nuovi mezzi (internet) di diffusione dell’odio antisemita, creare un network di lavoro che condivida metodi, conoscenze e strategie.
Riportiamo qui di seguito la Dichiarazione di Londra (traduzione informale a cura di Betti Guetta. Il testo originale in www.communities.gov.uk/corporate/)
Premessa
Noi, rappresentanti dei nostri rispettivi Parlamenti , convenuti a Londra per la Conferenza dell’ICCA vogliamo attirare l’attenzione del mondo democratico sul risorgere dell’antisemitismo a livello politico, negli affari internazionali e nella società in genere.
Notiamo il drammatico aumento nei crimini di odio antisemita denunciati e attentati a persone ebree o a proprietà ebraiche, a istituzioni religiose, educative o comunitarie ebraiche.
Siamo preoccupati dal risorgere del vecchio linguaggio del pregiudizio e delle sue moderne manifestazioni contro gli ebrei, le credenze e la osservanza ebraica e contro lo Stato d’ Israele.
Siamo preoccupati dall’antisemitismo appoggiato dai governi e dall’antisemitismo genocida sostenuto da alcuni Stati.
Noi come Parlamentari affermiamo il nostro impegno a un programma complessivo di azioni contro questa sfida.
Invitiamo i governi nazionali, i parlamentari, le istituzioni internazionali e i leader politici e sociali, le ONG e la società civile a affermare valori umani e democratici, costruire società basate sul rispetto e la cittadinanza e combattere ogni manifestazione di antisemitismo e discriminazione.
Oggi a Londra ci impegniamo a:
Sfidare l’antisemitismo
1. I Parlamentari smaschereranno, combatteranno e isoleranno i protagonisti politici che istigano l’ odio contro gli ebrei e chi prende di mira Israele come collettività ebraica
2. I Parlamentari devono esprimersi contro l’antisemitismo e le discriminazioni dirette contro le minoranze, e stare in guardia rispetto a espressioni equivoche, esitazioni e giustificazioni rispetto alle espressioni di odio
3. I Governi devono sfidare ogni leader straniero, sia esso una figura politica o pubblica, che nega, denigra o banalizza l’Olocausto e devono incoraggiare la società civile a essere vigile rispetto a questo fenomeno e a condannarlo fortemente
4. I Parlamentari devono fare una campagna affinché il loro Governo sostenga impegni internazionali per combattere l’antisemitismo che includa la dichiarazione OSCE di Berlino e i suoi otto principi essenziali
5. L’ONU deve riaffermare che tutti gli stati membri di questo organismo devono impegnarsi ai principi di base dell’Holocaust Memorial Day e in generale alle azioni specifiche per sradicare il negazionismo e la banalizzazione dell’Olocausto
6. I Governi e le Nazioni Unite devono impegnarsi perchè mai più le istituzioni delle comunità internazionali e per il dialogo tra le nazioni vengano strumentalizzati con lo scopo di stabilire qualsiasi legittimazione per l’antisemitismo, incluso la discriminazione di Israele nell’arena internazionale, e che non assisteremo più a nessuna riunione quale Durban nel 2001
7. L’OSCE deve incoraggiare i suoi stati membri a realizzare i loro impegni nello spirito della Dichiarazione di Berlino del 2004 e a utilizzare pienamente i programmi per combattere l’antisemitismo e dei programmi per l’applicazione della legge inclusi nel Law Enforcement programme (LEOP)
8. L’Unione Europea, le istituzioni interstatali e i forum unilaterali e le comunità religiose devono fare uno sforzo congiunto per combattere l’antisemitismo e guidare i loro stati membri ad adottare i migliori e comprovati metodi per combattere l’antisemitismo
9. Occorre invitare i leaders di tutte le fedi religiose a usare tutti i mezzi possibili per combattere l’antisemitismo e tutti i tipi di ostilità discriminatoria tra i credenti e nella società nel suo insieme
10. Il Consigli dei Ministri dell’Unione Europea deve convocare una riunione su come contrastare l’antisemitismo basata sugli esiti della Conferenza di Londra e usare la Dichiarazione di Londra come base
Divieti
11. I governi devono intraprendere appropriate azioni per prevenire la trasmissione di programmi esplicitamente antisemiti su tv satellitari e fare pressioni su tutti i paesi dove tali trasmissioni hanno luogo, al fine di impedire la diffusione di programmi esplicitamente antisemiti
12. I governi devono riaffermare fortemente e sostenere attivamente la Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio riconoscendo che i paesi membri devono agire ovunque ci sia un incitamento al genocidio. Questo potrebbe includere sanzioni contro paesi coinvolti in o che minacciano di commettere genocidio, il riferimento della questione al Consiglio di Sicurezza dell’ONU o una iniziativa- un reclamo alla Corte Internazionale di Giustizia
13. I parlamentari devono legiferare delle leggi effettive contro i reati dettati dall’odio riconoscendoli “crimini gravi” e che – in sintonia con gli standard delle leggi locali – definiscano le offese di “incitamento all’odio” ; esse devono dare competenza alle autorità per l’applicazione della legge per condannare gli autori di tali atti
14. I governi firmatari del protocollo Hate Speech Protocol del Concilio di Europa, “La convenzione sulla Cybercriminalità’ (riguardanti la criminalizzazione degli atti di natura razzista o xenofoba commessi attraverso sistemi informatici) devono legiferare delle leggi locali su questo tema
Individuare la minaccia
15. I Parlamentari devono riferire alle loro autorità legislative, Parlamento o Assemblea di cui fanno parte e stabilire dei forum / una giuria di esperti per la verifica e l’inchiesta il cui scopo è definire la natura e la situazione attuale dell’antisemitismo nel loro paese e di sviluppare raccomandazioni per azioni del loro governo e della società civile
16. I parlamentari devono impegnarsi con i loro Governi al fine di misurare l’efficacia delle azioni dei politici e dei meccanismi attuati e di raccomandare i metodi migliori e accertati per contrastare l’antisemitismo
17. I Governi devono garantire di avere dei sistemi pubblici, accessibili ai report degli episodi, che i dati statistici riguardanti l’antisemitismo siano oggetto di una revisione regolare e che siano alla base dell’azione delle Procure , che esista un quadro legislative appropriato alla necessità di sradicare i crimini dettati dall’odio
18. I Governi devono ampliare l’utilizzo della “definizione di lavoro del EUMC (il Centro Europeo per il controllo sul razzismo e la xenofobia) sull’antisemitismo, al fine di informare i politici delle organismi nazionali e internazionali e come base per un materiale di formazione per le autorità che applicano le leggi
19. I servizi di Polizia devono documentare le denunce concernenti degli episodi di reati dettati dall’odio – incluso l’antisemitismo – come una routine nei rapporti sui reati
20. L’OSCE deve lavorare con i Paesi membri al fine di sviluppare un sistema di raccolta dei dati sull’antisemitismo e I reati dettati dall’odio
Istruzione, consapevolezza e formazione
21. I governi devono formare la Polizia , i procuratori e i giudici. La formazione è essenziale affinché i responsabili di crimini di odio antisemita vengano arrestati, processati e condannati. Il Programma di applicazione della Legge LEOP (Law enforcement Programme dell’OSCE) è una iniziativa modello, che consiste in un equipe internazionale di poliziotti esperti che forma le forze di polizia in diversi paesi
22. I governi devono sviluppare materiale didattico sul tema dell’Olocausto, del razzismo,dell’antisemitismo e delle discriminazioni che sia inserito nel curriculum scolastico nazionale. Tutte le materie di insegnamento devono essere basate sui valori di comprensione, accettazione e rispetto e devono essere concepite in modo da aiutare gli studenti a riconoscere e contrastare tutte le forme di discorso di odio
23. l’OSCE dovrà incoraggiare i suoi stati membri ad adempiere agli impegni sottoscritti nella Dichiarazione di Berlino del 2004 e ad impiegare ampiamente i programmi per contrastare l’antisemitismo, incluso il Law Enforcement programme LEOP
24. I Governi dovranno includere un programma di formazione attraverso il sistema giuridico usando programmi come il LEOP
25. le autorità dell’istruzione dovranno assicurare che la libertà di parola sia sostenuta con la legge e proteggere studenti e insegnanti da discorsi antisemitici e da un ambiente ostile in qualunque forma compreso gli appelli al boicottaggio
Sostegno locale
26. il sistema di giustizia (di applicazione della legge) deve rendere noto pubblicamente quando crimini di antisemitismo vengono processati dai tribunali per costruire una fiducia condivisa nelle relazioni e nell’esecuzione delle condanne attraverso il sistema giuridico
27. I Parlamentari devono collaborare con le istituzioni della società civile e con le principali NGO per creare una collaborazione che produca cambiamenti locali, nazionali e globali e devono sostenere gli sforzi per incoraggiare lo studio dell’Olocausto, il dialogo interreligioso e gli scambi culturali
Media e Internet
28. I Governi devono riconoscere la sfida e le opportunità connessi all’aumento di nuove forme di comunicazione
29. Gli organismi di regolazione della comunicazione (…) devono utilizzare la Definizione di lavoro dell’antisemitismo dell’ EUMC per formare gli standard di comunicazione
30. I Governi devono prendere provvedimenti appropriati per evitare la diffusione di programmi esplicitamente antisemiti che sono diffusi sulla tv satellitare e applicare delle pressioni su tutti i paesi dove le trasmissioni hanno luogo , al fine di impedire la diffusione di programmi esplicitamente antisemiti.
31. L’OSCE deve escogitare dei modi di coordinare le reazioni dei Paesi membri per contrastare l’utilizzo di internet per incitare all’odio
32. Le forze dell’ordine devono usare la legislazione locale sui “reati dettati dall’odio”, “incitazione all’odio” e altre leggi, come di altri modi per ridurre l’odio su internet e quando questo è possibile agire legalmente quando un contenuto antisemita e razzista viene scritto, distribuito o pubblicato;
33. Occorre creare una task force internazionale composta da esperti di internet, composta da membri del parlamento e esperti, al fine di sviluppare delle misure comuni per misurare l’antisemitismo e altre manifestazioni di odio sui siti, di sviluppare delle raccomandazioni e degli strumenti operativi per i governi e i quadri di lavoro internazionali al fine di fronteggiare questo problema
La coalizione Inter-parlamentare per combattere l’antisemitismo
34. I partecipanti si sforzeranno di mantenere un contatto coi colleghi – gli altri delegati o esperti degli stessi gruppi di lavoro – per comunicare i successi o chiedere supporto
35. I delegate si riuniranno nuovamente per la prossima Conferenza dell’ICCA in Canada nel 2010, e diventeranno dei membri attivi della Coalizione Inter-parlamentare per promuovere, nel quadro delle priorità, la Dichiarazione di Londra per combattere l’antisemitismo.