Referendum sui minareti – La nostra solidarietà contro le strumentalizzazioni

La Federazione delle Comunità Ebraiche svizzere, con un netto comunicato, da tempo si era espressa contro il “referendum dei minareti” rilevando, tra l’altro,come la “coesistenza pacifica si fondi sui messaggi espressi in chiese, moschee e sinagoghe, non per come appaiono dall’esterno”. Da queste pagine voglio quindi soffermarmi brevemente sull’Italia, per esprimere solidarietà al mondo cristiano per la strumentalizzazione che subisce in queste ore tramite l’apparente ed ingannevole difesa del suo simbolo più noto, usato invece come arma di scontro politico da chi viene a proporre, penso peraltro pago del solo effetto mediatico, il suo inserimento nella bandiera italiana. Paradossalmente a mettere a nudo l’uso strumentale che viene fatto in Italia, da taluni, del referendum svizzero è proprio uno dei suoi promotori, Oskar Freysinger, il quale sottolinea avversione “alle interferenze della religione nella sfera pubblica” e rileva come “la preghiera è un fatto privato”…mi viene in mente Monsignor Plotti e la sua famosa disquisizione sugli “atei devoti”!

Gadi Polacco, Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane