festività…

Una norma del decreto economico governativo prescrive lo spostamento al lunedì delle feste civili, per evitare i “ponti” lunghi; per le feste religiose il Governo aspetta l’assenso della Chiesa. Domanda: e se lo chiedesse a noi di spostare le nostre feste, potremmo farlo? La risposta è no, ma non tanto perché le nostre feste non si possano spostare, ma perché localmente non abbiamo l’autorità di farlo. Kippur deve cadere sempre il 10 di Tishri, ma era il Sinedrio a decidere quando iniziava il mese di Tishri. In realtà, anche se non ce ne accorgiamo, il calendario fisso in vigore da circa 15 secoli prevede una serie di adattamenti per evitare problemi: Rosh haShana non cade mai di domenica, per impedire che Hoshaana Rabba cada di Sabato, e non cade mai di mercoledì e venerdì, per evitare che Kippur venga attaccato al Sabato, di venerdì o di domenica. Per i digiuni diversi dal Kippur, se dovessero cadere di Sabato, si applica lo spostamento automatico alla domenica, e per il digiuno di Ester l’anticipo al giovedì. L’ultimo intervento sul calendario è recentissimo e riguarda Yom ha’atzmauth, ricorrenza civile ma con implicazioni religiose. Cadendo di domenica sera, la conseguenza era che le cerimonie per i caduti si facessero all’uscita del Sabato, comportando per molti la necessità di muoversi già di Sabato. Per questo il Rabbinato d’Israele ha fatto stabilire che il giorno festivo debba in questo caso slittare all’indomani.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma