Il Borat israeliano vuol fare il parrucchiere
Due anni fa il comico Sacha Baron Cohen aveva ritratto i pregiudizi e gli stereotipi della società statunitense ed europea in un memorabile film intitolato Borat. Adesso è la volta di Adam Sandler nelle sale americane con la commedia Zohan, una sorta di Borat in salsa israeliana in programmazione anche in Italia.
Il film, che negli Usa ha incassato finora 97 milioni di dollari, prende le mosse dal conflitto tra israeliani e palestinesi e si trasforma in una parodia sui problemi dell’intolleranza e dell’integrazione nell’America di oggi. Sandler, anche sceneggiatore e produttore della pellicola, interpreta Zohan Dvir, un agente israeliano del Mossad, carismatico e amato dalle donne, che però è stanco della vita che conduce. Decide allora di fingersi morto per fuggire dal suo Paese e trasferirsi a New York, dove ha intenzione di ricostruirsi una vita e realizzare il suo sogno: diventare un parrucchiere. Sandler ha raccontato di aver iniziato a pensare al personaggio di Zohan otto anni fa: “Dopo gli attacchi terroristici dell’1.
settembre è saltata fuori l’idea. Ed è stato il mio parrucchiere a ispirare tutto: è israeliano, ha combattuto nell’esercito e poi è scappato in America per fare quello
che più desiderava”. Nonostante sia un professionista infallibile che conosce le migliori tecniche di difesa personale, Zohan si ritrova però solo e disorientato nella Grande Mela. Non vuole rivelare a nessuno la sua verà identità e cerca di lasciare alle spalle il passato, ma non può perché anche a New York, proprio in quegli Stati Uniti che ha sempre visto come il paese del benessere e della felicità, il conflitto torna e nel nel suo quartiere vivono in continua lotta israeliani e palestinesi, in due zone distinte, separati soltanto da una strada: dovrà pensarci Zohan a sistemare tutto. Sandler, dopo la parentesi drammatica nel film del 2007 Reign over me, torna quindi alla commedia, il suo genere favorito. In Zohan è affiancato da John Turturro, che in pellicole dei fratelli Coen come Il Grande Lebowsky e Fratello, dove sei? ha già dimostrato una straordinaria verve comica, e da Rob Schneider, che ha esordito proprio insieme a Sandler all’inizio degli anni Novanta ai tempi del Saturday Night Live. Il film è diretto da Dennis Dugan, alla terza collaborazione con Sandler, dopo Big Daddy nel ’99 e Vi dichiaro marito e marito nel 2007. Il regista ha dichiarato che la pellicola non vuole mettere in ridicolo il conflitto in Medio Oriente, ma ”si propone soltanto di trattare con ironia e leggerezza un tema attuale, senza alcun intento politico o vena polemica”. Oltre ad Adam Sandler, a firmare la sceneggiatura sono stati Robert Smiegel e Judd Apatow, già autore di due recenti successi, Quarant’anni vergine e Molto incinta. Nel cast anche l’attrice Emmanuelle Chriqui, interprete della fortunata serie tv Entourage, Nick Swardson, Lainie Kazane e non mancano alcuni cameo d’eccezione: Chris Rock, Kevin James e la cantante Mariah Carey.