L’offesa del razzismo nella città dei Finzi Contini

Sarà aperta nell’Imbarcadero del Castello Estense fino al 19 novembre, la mostra documentaria “L’offesa della razza, razzismo e antisemitismo nell’Italia fascista” .
La mostra è realizzata a cura dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia Romagna e integrata da documenti e materiali video dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara. E’ organizzata da Provincia di Ferrara, Comune, Comunità ebraica e Istituzione Castello Estense con la collaborazione di Associazione Guide Estensi, Istituto di Storia Contemporanea, Centro Etnografico Ferrarese, Ufficio Cinema, Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara.
Alla conferenza stampa per presentare la mostra erano presenti, tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza della Regione Alfredo Bertelli, il presidente della Provincia Pier Giorgio Dall’Acqua, la vicesindaco di Ferrara Rita Tagliati, la direttrice dell’Istituto di Storia contemporanea Anna Maria Quarzi, il presidente dell’Istituzione Castello Andrea Veronese , i rappresentanti dell’Associazione Guide Estensi e il capo rabbino di Ferrara e consigliere UCEI Luciano Caro.

Rav Caro come è nata l’idea di questa mostra?

A metà degli anni ’90 a Bologna a cura degli IBC (Istituto per i beni artistici e culturali) è uscito un catalogo molto corposo che si intitolava, appunto, “L’offesa della razza”. Un gruppo di studenti ebrei ferraresi e le guide turistiche della zona, ritenendo l’argomento trattato nel catalogo di grande interesse, hanno preso contatto con le autorità ed hanno allestito questa mostra che però è un po’ più piccola di quel catalogo.

In che modo la Comunità ebraica vi ha preso parte?

La Comunità ebraica ha ritenuto di partecipare non soltanto perché l’argomento della mostra era interessante, ma anche per sollecitare l’interesse del pubblico nei confronti dell’ebraismo, infatti a margine della mostra sono previsti alcuni incontri per presentare la Comunità ebraica, agli operatori del settore per unire insieme la promozione turistica del nostro territorio con gli aspetti culturali e storici della nostra realtà. Vi saranno fra gli altri interventi di Zamorani l’editore di Torino e di Fabio Levi professore di Storia contemporanea all’università di Torino oltre che un intervento del sottoscritto.

Quali sono gli oggetti esposti?

Fotografie dell’epoca, documenti di propaganda antisemita, atti legislativi. Un aspetto particolare della mostra, che non era presente nel catalogo originale è la parte riguardante la Scuola ebraica di Ferrara che vanta insegnanti di rilievo, fra cui Giorgio Bassani.

Perché consiglierebbe di visitare questa mostra?

Questa mostra a mio avviso è importante per spiegare al vasto pubblico che cosa è stato il razzismo e l’antisemitismo in particolare, perché certe cose che all’inizio potevano sembrare spiritose come il fatto di mostrare l’ebreo con gli artigli, si sono invece rivelate pericolose ed in questi tempi vi sono rigurgiti di razzismo da non sottovalutare.

La mostra sarà aperta tutti i giorni (lunedì escluso) dalle ore 9.30 alle ore 17.30 ad ingresso gratuito, il seminario del rav Luciano Caro “Il mondo ebraico attraverso le sue istituzioni: il rito, la sinagoga, il cimitero, il museo” si svolgerà giovedì 13 novembre dalle 15.30 nell’Antico Tempio della Comunità Ebraica di Ferrara (via Mazzini 95).

Lucilla Efrati