Israele, 100 scatti per la Storia
“Sono molto felice di ospitare una mostra che si propone di raccontare momenti e vicende che appartengono all’immaginario collettivo, fra queste quella dei soldati israeliani commossi per essere giunti al Muro del Pianto durante la Guerra del’67”. Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha inaugurato nella sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca “Giovanni Spadolini” la Mostra fotografica “Israele – 60 anni”, fotografie di Paul Goldman e David Rubinger, curata da Daniela Manasse Zevi. Erano presenti, oltre al protagonista , il fotoreporter David Rubinger, il Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Renzo Gattegna, l’Ambasciatore di Israele in Italia, Gideon Meir, il presidente dell’Associazione Italia- Israele, Giorgio Linda che ha promosso la mostra insieme all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, con il sostegno dell’Ambasciata di Israele in Italia . Gianni Riotta, direttore del TG1Rai, ha coordinato il dibattito che ha accompagnato l’apertura della mostra.
“Troppe voci ambigue si ascoltano ancora, tra gli intellettuali e sui mezzi di comunicazione, sulla legittimità dell’ esistenza dello Stato di Israele” ha detto Schifani sottolineando come dietro l’antisionismo, che contesta la nascita stessa dello Stato di Israele, si celi l’antisemitismo che ha generato i campi di sterminio. “Durante le persecuzioni razziste, sui muri dei palazzi, ha proseguito Schifani, era possibile leggere “Ebrei in Palestina” oggi qualcuno si diverte a scrivere “Ebrei fuori dalla Palestina”. L’Italia si è sempre impegnata e continuerà a far parte di ogni iniziativa che abbia fra i suoi scopi lo sviluppo collettivo”
Ed a proposito della situazione mediorientale il Presidente del Senato ha affermato ” Il destino della democrazia è quello di non vedere ogni soluzione possibile, auspico che presto Israele possa tendere una mano di pace e di buon vicinato a tutti i popoli vicini”.
La delicata situazione mediorientale è riemersa anche nell’intervento dell’Ambasciatore d’Israele in Italia Gideon Meir. “E’ un piacere presentare questa mostra nell’anno in cui si celebra il sessantesimo anniversario della nascita dello Stato d’Israele, ha detto Meir, nonostante continuino le minacce tese a mettere in dubbio il suo diritto ad esistere, lo Stato di Israele è stato in grado di realizzare una forma di governo democratica e di sviluppare il commercio, le arti, la cultura di uno Stato libero”.
Secondo l’ambasciatore Meir questa mostra è un espressione evidente dell’alto livello di democraticità dello Stato ed un’ulteriore dimostrazione del fatto che lo Stato di Israele riesce a mostrare anche le pagine più difficili senza nasconderle.
Le foto di Rubinger sono state definite di straordinaria rarità storica dal Presidente Ucei Renzo Gattegna, perché hanno il pregio di sollecitare l’immaginario collettivo facendo emergere ricordi nelle persone che hanno visto la nascita e la crescita dello Stato di Israele.
Ed è proprio sull’immaginario collettivo che si è soffermato Gianni Riotta, che nell’intervistare David Rubinger gli ha chiesto di raccontare in quale contesto era stata scattata la foto dei tre soldati che si commuovono al Muro del Pianto.
“Ognuno di noi vede nelle fotografie ciò che vuole vedere, ha spiegato con semplicità Rubinger, in realtà i tre soldati nella foto non piangono come è stato detto da molti, ma il momento in cui questa foto è stata scattata era così pieno di emozione che molti hanno pensato che piangessero. In realtà ero io che piangevo mentre scattavo la foto.”
La mostra contiene oltre cento scatti che documentano la storia del giovane Stato di Israele, dal processo di formazione sotto il Mandato britannico, fino ai nostri giorni. L’iniziativa è stata realizzata grazie anche al contributo di Friedrich-Ebert-Stiftung e di Spencer M. Partrich. Le fotografie di Paul Goldman provengono dalla collezione di Spencer M. Partrich, quelle di David Rubinger dalla collezione personale dell’autore. Il catalogo è pubblicato dalla Tipografia Litos.
La mostra sarà a Roma dal 8 al 30 novembre.
Ingresso gratuito, dal lunedì al venerdì 9.00 – 19.30, sabato 9.00 – 12.30 .
Lucilla Efrati