Un laboratorio sulla Giornata della cultura
Un doppio appuntamento quello che si è tenuto il 4 e il 5 novembre a Oviedo, Spagna: il primo workshop internazionale su gli Itinerari europei del Patrimonio ebraico e l’incontro degli organizzatori della Giornata Europea della Cultura Ebraica. Un grande unico evento organizzato dalla AEPJ, l’Associazione Europea che promuove la cultura e il Patrimonio ebraico, con il supporto del Caminos de Sefarad – Red de Juderias de España. E’ –infatti- questa organizzazione che detiene per due anni la presidenza della AEPJ, fino alla prossima estate quando la “fiaccola” passerà al European Council of Jewish Communities. La presdenza si alterna infatti con le altre due associazioni che da sempre hanno organizzato e sostenuto a livello europeo la Giornata Europea della Cultura Ebraica e che sono per l’appunto il Consiglio Europeo delle Comunità Ebraiche e il Benè Berith Europa, e che a Oviedo erano rappresentate rispettivamente da Annie Sacerdoti e da Claude Bloch.
Molto interessante e fondamentale per comprendere la proposta degli Itinerari europei l’intervento di Michel Thomas Penette, Direttore dell’Istituto Europeo degli itinerari Culturali a Lussembirgo, nel quale sono state illustrate ai rappresentanti delle diverse nazioni (Sira Fatucci e Michela Zanon per l’Italia) le nuove regole e le linee guida che devono essere seguite per entrare a far parte di questo importante progetto europeo. Una partecipazione molto ambita, in quanto attraverso di essa si entra in un circuito esclusivo di itinerari turistici condivisi e sostenuti dal Consiglio Europeo. Per fare solo alcuni esempi fanno parte degli Itinerari Europei la via Francigena, il cammino di Santiago di Compostela, la via di Mozart.
L’incontro è poi proseguito con le relazioni della Slovacchia, della Repubblica Ceca, dell’Inghilterra, della Francia, dell’Olanda, della Polonia, della Spagna della Lituania, della Turchia, del Portogallo e della Serbia, sulla Giornata Europea della Cultura Ebraica.Sono state approfondite in modo esplicito le differenze in cui tale Giornata viene declinata nei diversi Paesi, le peculiarità, i parallelismi. Dal quadro generale è emerso l’impegno serio e continuativo che l’Italia mette nell’organizzazione della Giornata, coordinata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.Un dato su tutti: in tutti i ventisette paesi europei in cui viene celebrata la Giornata, si registrano circa centoquarantamila presenze, di cui poco meno di un terzo nel Bel Paese (mediamente tra le quaranta e le cinquantamila). Dato di cui indubbiamente essere orgogliosi, e che ci induce a pensare al successo che potrebbe esserci per l’Italia se aderissimo anche noi accolti agli Itinerari Europei.
Sira Fatucci